Con la Dieta dei gruppi sanguigni, seguendo una traccia genetica caratteristica di ciascuno, è possibile sviluppare un regime alimentare legato al rapporto tra metabolismo e cibo.
La Dieta dei gruppi sanguigni è un regime nutrizionale molto discusso, che si basa sulla predisposizione genetica di ciascuno, verso un tipo specifico di alimentazione. Chiamata anche emodieta, è stata ideata negli stati Uniti alla fine degli anni Novanta dal naturopata Peter D’Adamo.
Le caratteristiche della Dieta dei gruppi sanguigni
In Italia questo regime alimentare, sostenuto dal dottor Mozzi, ha preso piede tanto da diventare una vera e propria moda.
Ogni individuo, a seconda del suo gruppo sanguigno: A, B, AB e 0, ricade in uno dei quattro gruppi che caratterizzano questa dieta. A seconda del settore in cui ci si trova, le esigenze alimentari di ciascun individuo variano notevolmente, poiché cambiano le patologie per le quali si è predisposti. Si viene quindi a creare uno stretto rapporto tra metabolismo e alimenti.
Il gruppo A necessita ad esempio di bere molta acqua, meglio se con succo di limone, e di assumere frutti come mirtilli e ananas. Come proteine le sardine ed il pesce azzurro in generale. Per il gruppo B libera scelta tra curry, zenzero, uva, formaggi freschi e cavoli. Chi invece appartiene al gruppo AB deve mangiare molto pesce come salmone, merluzzo e cernia, latticini freschi, tofu e miso, ad esempio. Le persone con gruppo sanguigno 0, infine, devono prediligere cibi come la carne di vitello e agnello e manzo. Per quanto riguarda frutta e verdura: ananas, nocciole, prugne, bietole, broccoli, cipolle e cavolo nero sono veri e propri toccasana.
Ci sono correlazioni tra la Dieta dei gruppi sanguini e la possibilità di un dimagrimento?
Il sistema immunitario è al centro di questo tipo di alimentazione, che prevede l’eliminazione dalla dieta di tutti i cibi che contengono lectine. Queste ultime sono proteine che vanno a stimolare il processo infiammatorio e tendono a far ingrassare. Per perdere peso è quindi necessario rifarsi agli alimenti caratteristici del proprio gruppo sanguigno.
Bisogna tenere conto che questa dieta non ha basi scientifiche, anche se, presupponendo un aumento nel consumo di frutta e verdura aiuta sicuramente a migliorare il proprio stile di vita. In ogni caso, quando si decide di seguire un tipo di percorso alimentare è sempre bene rifarsi all’esperienza di medici e nutrizionisti.
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