Termometro da cucina, come si usa?
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Come si usa il termometro da cucina?

Termometro da cucina

Utilizzare un termometro da cucina per la preparazione dei cibi è un metodo molto utile per cuocere alla perfezione la carne e tanti altri tipi di alimenti.

Il termometro da cucina è utilizzato senz’altro dai professionisti del settore, ma è uno strumento molto utile anche per semplificare la preparazione dei cibi di ogni giorno. Potrete così assicurarvi della cottura ottimale, non solo di carni, ma anche di cibi fritti, cioccolato fuso e non solo. In base alle esigenze esistono svariate tipologie di termometri che trovate facilmente in commercio – in negozi specializzati o online – a prezzi variabili a seconda della qualità dello strumento. Scopriamo nel dettaglio come utilizzare il termometro da cucina.

Termometro da cucina
Termometro da cucina

Come usare il termometro da cucina

Per la misurazione della temperatura dei cibi ci sono due macro-categorie di termometri per alimenti: a infrarossi e a inserimento. I primi rientrano nella tipologia di termometri professionali e solitamente digitali, dotati di una sonda a spillone che controllerà la giusta temperatura avvertendo di averla raggiunta attraverso un suono; quelli a inserimento invece potranno monitorare la temperatura di carni che sarà poi visibile sul display del termometro. Tra i termometri a inserimento potete riconoscere 4 sottocategorie.

Tipi di termometro a inserimento

Per sapere come cuocere la carne in maniera perfetta, il termometro da arrosto sarà munito di uno spuntone che verrà infilato nel taglio di carne in cottura e rimosso subito dopo. Questo termometro percepisce temperature dai 30 ai 150 gradi, dopo averlo inserito nella carne per circa 20/30 secondi. Assicuratevi di infilarlo nella parte più polposa senza toccare l’osso.

Il termometro a sonda è resistente al calore, per cui potrete lasciarlo infilato nella carne durante tutto il tempo di cottura. L’unità misuratrice che resta all’esterno suonerà appena sarà raggiunta la giusta temperatura. Percepisce fino a 300 gradi ed è molto utile anche per la misurazione della temperatura di fritti, lievitati o per il caramello.

Il termometro per frittura è utile per tenere sotto controllo la temperatura dell’olio e ottenere una frittura più salutare. Ha una comoda clip che fisserete sul bordo di pentole e padelle permettendo di vedere le eventuali oscillazioni di temperatura dell’olio, e provvedendo quindi ad abbassare o ad alzare la fiamma.

Il termometro per zucchero è in vetro rivestito da uno strato di acciaio inox per proteggerlo. E’ ideale durante la preparazione di dolci e percepisce una temperatura tra i 70 e gli 80 gradi. Di questa tipologia potete riconoscerne ulteriormente altri tipi più specifici: il termometro da cioccolato, per la lievitazione, per yogurt e da vino. I vini più secchi e frizzanti necessitano di una temperatura tra i 4 e gli 8 gradi, mentre quelli più corposi richiederanno una temperatura intorno ai 18 gradi.

Consigli e accorgimenti sul termometro da cucina

Tenete sempre puliti i vostri termometri per alimenti dopo l’utilizzo. Lo spillone potrà essere pulito con acqua e detersivo per i piatti, mentre la sonda e l’unità misuratrice dovranno essere puliti con un panno umido caldo. Riporre i termometri solo se totalmente asciutti e, in caso di termometro digitale, spegnetelo per non consumare la batteria.

Di tanto in tanto tarare il termometro per verificare la sua efficacia. Potrete farlo posizionandolo all’interno di un bicchiere con ghiaccio (in cui dovrà misurare 0 gradi) o in una pentola con acqua in ebollizione (in cui dovrà misurare 100 gradi) e poi sarà pronto per misurare la temperatura di qualsiasi arrosto!

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 24 Febbraio 2022 14:40

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