La critica gastronomica Amélie Vincent ha stilato una lista dei 150 ristoranti da visitare prima di morire. Curiosi di scoprire quali sono in Italia?
L’idea di stilare una lista dei 150 ristoranti al mondo da visitare prima di morire è venuta alla critica gastronomica Amélie Vincent. Nonostante la giovane età infatti, ha avuto modo di viaggiare in lungo e in largo per il mondo e pranzare in alcuni dei ristoranti più prestigiosi, spesso entrati poi nella lista dei World’s 50 Best Restaurant, con la quale tra l’altro collabora.
Dal pensiero alla carta stampata il passo è stato breve. Il suo libro, intitolato 150 Restaurants You Need to Visit Before You Die è stato pubblicato ai primi del 2019.
Quali sono i ristoranti da visitare prima di morire?
Viene subito da chiedersi, patriottici e orgogliosi come solo noi italiani possiamo essere, se in questo lungo elenco figura qualche nome nostrano. Inevitabilmente la risposta non può che essere sì.
Amélie individua ben 11 locali del Belpaese in cui vale la pena fare una capatina prima della dipartita finale. Una sorta di to-do-list che solo i più food fanatic saranno in grado di comprendere e apprezzare.
A scapito infatti delle lunghe liste di attesa, dei chilometri da percorrere per raggiungerli e del conto salato che fa capolino subito dopo il dolce, questa lista di ristoranti è una vera e propria gioia per le papille gustative.
Tra i nomi che figurano nella sezione dedicata all’Italia ci sono l’Osteria Francesca di Massimo Bottura, nominata anche miglior ristorante al mondo nella World’s 50 Best Restaurant, il ristorante Piazza Duomo di Crippa, ad Alba e Dal Pescatore della famiglia Santini.
Non solo ristoranti ma anche locali storici, come l’Harry’s Bar di Venezia dove la tradizione vuole che siano nati il cocktail Bellini e il carpaccio. Insomma, ce n’è proprio per tutti i gusti e, se non disdegnate una capatina all’estero, fate un salto a Tokyo per mangiare il sushi migliore al mondo da Sushi Saito.
Curiosi di scoprire gli altri locali italiani? Non vi resta che procurarvi il libro!
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