Le castagne secche sono un ottimo modo per conservare le castagne. Vediamo insieme come farle a casa e come utilizzarle nelle vostre ricette.
Le castagne sono un prodotto tipicamente autunnale e quando la stagione finisce spesso dobbiamo salutarle e fare a meno di loro fino all’anno seguente. In realtà le castagne secche sono la soluzione ideale per conservarle: in questo modo non verranno attaccate da parassiti e saranno sempre a vostra disposizione per nuove ricette!
Certo, sono molti a paragonare le castagne secche a dei sassolini e magari, dopo un primo tentativo di cottura andato a male, si è finito col gettarle. Ma noi siamo qui proprio per questo: svelarvi come essiccare le castagne e soprattutto come cucinarle una volta secche. Proprio come per i legumi, il segreto è la pazienza, l’ammollo e i giusti tempi di cottura.
L’essiccatura casalinga delle castagne può seguire diverse strade: sfruttare il sole (ma in alcune zone la stagione non lo consente), il forno, oppure optare per l’essiccatore che con poche decine di euro vi permette di ottenere un prodotto a lunga conservazione. Vediamo quindi come procedere e qualche ricetta per utilizzare le castagne secche.
- Essiccare le castagne al sole
- Essiccare le castagne in forno
- Come ammollare le castagne secche
- Ricette con le castagne secche
- Conservazione
Come fare le castagne secche al sole?
Il primo metodo prevede l’essicazione al sole.
- Eliminate la buccia esterna delle castagne crude e mettetele su delle grate esposte al sole.
- Rimescolate le castagne due volte al giorno – al mattino e alla sera – in modo tale che possano assorbire il calore in maniera uniforme. Durante la notte ritiratele per evitare che prendano umidità.
- Il tempo di essiccazione è variabile (e dipende dalla temperatura esterna): ci vorranno circa sei settimane. Se non c’è sole, invece, i tempi saranno molto più lunghi.
Come essiccare le castagne in forno
- Per essiccare le castagne in forno, invece, dovete prima bollirle.
- Poi, eliminate la buccia e disponetele su una teglia in maniera uniforme.
- Fatele cuocere in forno a circa 200°C per un paio di ore (in base alle dimensioni di ogni castagna.
- Ponetele su un panno asciutto e lasciatele asciugare per 48 ore.
Alcuni sono soliti sbollentare le castagne prima di essiccarle ma il nostro consiglio è di non farlo: vi ritroverete a dover far asciugare ancora più acqua perdendo il vantaggio iniziale delle castagne che, già di per loro, ne contengono poca.
Come ammollare le castagne secche
Prima di poter essere utilizzate, le castagne secche, proprio come i legumi, richiedono un periodo di ammollo variabile dalle 2 alle 24 ore a seconda delle dimensioni del frutto e di quanto sono secche. Per eseguirlo è sufficiente immergerle in abbondante acqua (tenete conto che verrà assorbita) senza aggiungere altri ingredienti. Lasciatele almeno tutta la notte quindi utilizzatele come da ricetta.
Se siete di corsa e avete poco tempo a disposizione per ammollare le castagne allora mettetele in una pentola con l’acqua, portate a bollore e lasciatele cuocere fino a che non risulteranno tenere. Anche in questo caso il tempo varia in relazione ai fattori citati prima.
In alternativa potete cuocere le castagne secche in pentola a pressione, riducendo di molto i tempi.
Ricette con le castagne secche
Oltre alle idee che stiamo per proporvi, tutte semplici e perfette per esaltare il sapore di questo ingrediente, le castagne secche ben si prestano a essere utilizzate in tutte quelle preparazioni che prevedono lunghe cotture come stufati, minestre e zuppe. Con le castagne secche è possibile realizzare anche la farina di castagne, aiutandosi con un mulino domestico o con un robot da cucina molto potente.
Castagne secche bollite nel latte
È con tutta probabilità la ricetta più semplice e veloce. Anche nota come biline al latte, per prepararla ammollate 300 g di castagne secche per 2 ore nell’acqua. Rimuovete quindi le pellicine (se presenti) e trasferitele in una pentola con mezzo litro di acqua e mezzo litro di latte.
A piacere potete aggiungere un cucchiaio di zucchero e un cucchiaino di cannella (oppure una stecca). Cuocetele per 2 ore dal momento del bollore, quindi fate riposare a fuoco spento e servite. Ottima anche l’idea di aromatizzarle con una bacca di vaniglia dando vita a un vero e proprio comfort food autunnale.
Castagne sciroppate
Le castagne sciroppate possono essere preparate sia con le castagne fresche sia con quelle secche. In quest’ultimo caso mettete in ammollo le castagne per un paio di ore in acqua. Trasferitele poi in una pentola con altra acqua pulita e una foglia di alloro e lasciatele bollire per un’ora. Scolatele e fatele raffreddare.
Nel frattempo preparate lo sciroppo: in una padella mettete uguale dosi di zucchero e di acqua e cuocete per 15 minuti. Trasferite le castagne in vasetti sterilizzati e coprite con lo sciroppo. Chiudete con il tappo ermetico e mettete a bollire i vasetti per 30 minuti, in modo da creare il sottovuoto. Conservatele in un locale buio, fresco e asciutto.
Castagne secche al vino rosso
Le castagne al vino rosso si preparano nel seguente modo. Mettete le castagne secche in quantità a piacere in una pentola dal fondo spesso. Aggiungete delle spezie (vi consiglio cannella, chiodi di garofano e anice stellato) e zucchero. Coprite le castagne con del vino rosso di buona qualità e cuocete dal momento del bollore per 2 ore. A cottura ultimata le castagne dovranno risultare tenere.
La ricetta è in un certo senso simile alle castagne del prete, una ricetta tipica campana.
Conservazione
Le castagne secche si mantengono oltre un anno chiuse in un contenitore ermetico, meglio se di vetro, lontano dall’umidità.