Qual è la differenza tra cavolo cappuccio e verza? E il cavolo verza che cos’è? Facciamo un po’ di chiarezza su tutti questi ortaggi.

Quando arriva la stagione dei cavoli, inizia il periodo in cui guardiamo con aria interrogativa questi ortaggi chiedendoci quale sia in realtà la differenza tra di loro. Più che per altre verdure, infatti, la confusione regna e anche quando vengono indicati nelle ricette non si sa mai per certo quale acquistare. Cavolo verza, cavolo cappuccio e verza sono la stessa cosa? Chiariamolo una volta per tutte sottolinenando non solo le differenze, ma anche i diversi usi in cucina.

Uno dei due è rugoso e può essere consumato solo cotto (il cavolo verza), mentre l’altro…

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Verza e cavolo verza: cosa sono?

Cavolo verza
Cavolo verza

Quando parliamo di verza intendiamo il cavolo verza, pertanto i due termini indicano lo stesso ortaggio. Questo si caratterizza da foglie di verde più o meno scuro, con una costa dura centrale e tutta una serie di venature che si dipartono da essa.

Può essere leggermente “aperto” come se fosse una rosa, oppure più chiuso su sé stesso. Certo però che viene consumato prevalentemente cotto o come protagonista di piatti tipici della tradizione lombarda come i pizzoccheri e la cassoeula.

E il cavolo cappuccio?

Cavolo cappuccio
Cavolo cappuccio

Quando il cavolo verza si presenta ben chiuso viene spesso confuso con il cavolo cappuccio ma in questo caso non sono lo stesso ortaggio. Se il cavolo verza è caratterizzato da foglie rugose, quello cappuccio ha foglie lisce di un colore verde chiaro. Si presenta sempre arrotolato ben stretto e può essere consumato anche crudo, in insalata.

Una delle preparazioni che ha come assoluto protagonista il cavolo cappuccio sono i crauti, ma potete scoprite anche tutte le nostre migliori ricette con il cavolo cappuccio!

Cos’hanno in comune?

Tutti gli ortaggi citati appartengono alla famiglia delle crucifere, come broccoli, cavolfiori e cavolo toscano o cavolo nero, e fanno la loro comparsa con l’arrivo dell’inverno. Costituiscono un vero e proprio dono della natura per combattere tutti i malanni di stagione grazie alle loro innumerevoli proprietà.

Non rinunciate quindi a consumarli e, se il loro odore dovesse risultarvi sgradito, non dovrete fare altro che unire il succo di mezzo limone nell’acqua di cottura!

Riproduzione riservata © 2024 - PC

consigli alimentari

ultimo aggiornamento: 15-11-2019


Pentole di terracotta: come si usano in cucina e quali sono i loro benefici?

Valerio Braschi, vincitore di Masterchef Italia, apre il suo ristorante a Roma