Un viaggio tra quotidiano, rituali ed etnografia al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Sabato 3 ottobre 2015, alle ore 18.00, nelle sale del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, verrร inaugurata la mostra Cibi e pietanze nel mondo antico.
La mostra promossa dal Segretariato regionale della Calabria nella persona del Segretario dottor Salvatore Patamia in collaborazione con la Regione Calabria โ Servizio1 โProgrammazione Regionale, Settoriale e Territorialeโ โ nellโambito del progetto DallโExpo ai Territori. Viaggio nelle eccellenze dโItalia: piacere, gusto e salute โ collaborazione siglata con apposita convenzione โ si propone di trattare il tema del cibo attraverso testimonianze archeologiche ed etnografiche dal territorio calabrese con rimandi allโ area mediterranea ed europea.
Lโesposizione, ideata e curata da Rossella Agostino, funzionario archeologo del MiBACT e da Francesca Lugli, archeologa e presidente dellโAssociazione Italiana di Etnografia, รจ un viaggio tra quotidiano, rituali ed etnografia che i manufatti archeologici di varie epoche, tipologie e provenienze documentano esaustivamente sia quando sono strettamente funzionali alla mensa ed alla preparazione dei cibi, sia quando, dando loro una valenza simbolica, lโuomo li ha destinati ad altra funzione.
E lungo il percorso espositivo, accompagnati idealmente da personaggi legati direttamente ed indirettamente alla cittร di Reggio antica come lo scultore Pythagoras di Rhegion o il filosofo Aristotele nella cittร di Calcide โ la cittร dellโisola Eubea da cui provenivano i fondatori del centro coloniale di Rhegion โ si illustra cosa avranno assaporato a tavola insieme ad altri commensali.
E tenuto conto che la cultura e le tradizioni alimentari dei Greci e dei Romani costituiscono ancora oggi buona parte di quelle attuali e che legati al cibo, sono sopravvissuti antichi saperi che affondano talvolta le proprie radici nella notte dei tempi, si รจ affiancato lโaspetto etnografico riproponendo manufatti e tradizioni ancora in uso non solo nel territorio regionale, ma anche in altri paesi. Eโ il caso della preparazione della colatura di alici di Cetara che con ogni probabilitร discende direttamente da quella del garum, salsa molto usata nella cucina romana, o della pesca del polpo negli orci forati delle coste Tunisine, retaggio di una antica tecnica di pesca.
Lโallestimento della mostra, curato dal Professor Rosario Brandolino, con un gruppo di lavoro di diverse professionalitร , รจ stato immaginato e creato appositamente per accompagnare il visitatore lungo questo percorso della quotidianitร nei secoli evidenziando la complementarietร tra archeologia ed etno-archeologia e come tutti i giorni sotto i nostri occhi si reiterino e si rinnovino gesti antichi mascherati di modernitร .
La mostra Cibi e pietanze nel mondo antico: un viaggio tra quotidiano, rituali ed etnografia rimarrร aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2015 e potrร essere visitata secondo il seguente orario: 9.00 โ 19.00 (tutti i giorni escluso il lunedรฌ) โ ingresso gratuito.