Ingredienti:
• acqua tiepida q.b.
• 500 g di farina
• mezzo panetto di lievito di birra
• 8 ml di olio extra vergine di oliva
• 10 g di sale grosso
• 5 g di zucchero
• olio di semi q.b.
• 250 g di mozzarella
• 100 g di passata di pomodoro
• sale fino q.b.
• origano q.b.
difficoltà: facile
persone: 10
preparazione: 40 min
cottura: 10 min
kcal porzione: 400

Il panzerotto, chiamato anche calzone, è un moderno street food del sud dall’origine antichissima. Ma cos’è e come si fa? Scopriamolo!

Il panzerotto è un prodotto tipico della gastronomia del Sud Italia con una tipica forma a mezzaluna, un profumo ed un sapore inconfondibili. Unico ed coinvolgente, come un abbraccio di una persona cara: questo è il panzerotto per i tanti che hanno avuto la fortuna di assaggiarlo nei luoghi di produzione.

Chiamato anche “calzone” (anche se con qualche differenza) è un moderno street food, oggi riscoperto dai più grandi mastri pizzaioli d’Italia e nei più grandi ristoranti pizzeria italiani del mondo. Ma di cosa si tratta e qual è la sua ricetta originale? Scopriamolo!

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Panzerotto: che cos’è e le sue caratteristiche

Banalizzato spesso come una “pizza ripiegata” il panzerotto ha una sua particolarità ed una preparazione a se stante che ne determinano le caratteristiche inconfondibili.

Panzerotto
Panzerotto

E’ un prodotto gastronomico da rosticceria realizzato con lo stesso impasto della pizza e formato da un cerchio di pasta ripieno con diverse farce, poi chiuso su se stesso a formare una mezzaluna e poi fritto o cotto al forno. Nato nel Sud Italia, lo si può trovare dal Lazio in giù.

Mentre in Puglia e, più in particolare, in Salento viene più comunemente chiamato “calzone”, a Napoli la sua preparazione è ancora molto in voga e viene definito “pizza fritta”. Non bisogna fare confusione! A Napoli il “panzarotto” è più propriamente una crocchetta di patate e il “calzone” è solo quello cotto al forno.

Come si prepara il panzerotto: la ricetta

  1. Prima di tutto prepariamo il ripieno: tagliate la mozzarella a cubetti e, in una ciotola, mescolate la mozzarella e la passata di pomodoro. Aggiungete sale e origano.
  2. A questo punto dedichiamoci all’impasto. Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida e unite lo zucchero. Aggiungete la farina e, in una ciotola il lievito disciolto.  Prendiamo una ciotola e aggiungiamo acqua tiepida. Fate sciogliere al suo interno il sale grosso.
  3. A questo punto versate il liquido a filo sulla farina. Iniziate a mescolare tutti gli ingredienti insieme. Aggiungete l’olio e impastate ancora fino ad ottenere un impasto liscio e morbido.
  4. Ora bisogna dividere l’impasto in 10 parti e formare delle piccole palline, appoggiarle su una spianatoia e, coperte da un panno, attendere la loro lievitazione per almeno 2 ore.
  5. Una volta lievitate, prendete la pentola per friggere e riscaldate al suo interno abbondante olio di semi di girasole. Stendete con un mattarello le palline e mettete al centro un cucchiaio di ripieno. Fate attenzione a non riempirli troppo altrimenti quando le andremo a chiudere il ripieno fuoriuscirà. Una volta chiusi i panzerotti a mezzaluna, assicuratevi che i bordi siano ben chiusi.
  6. Cuocete i panzerotti nell’olio bollente. Girateli da entrambi i lati e, quando saranno dorati, scolateli su una carta assorbente.

Si consiglia di servirli caldi, appena fatti!

I calzoni sono buonissimi anche fatti al forno. Questo li renderà più leggeri ed altrettanto gustosi!

La storia del panzerotto

La storia del panzarotto, o panzerotto, è molto antica. Gli storici pensano che esso nasca dalla tradizione della cucina più povera pugliese quando, con la rimanenza della pasta del pane, venivano cotte queste piccole mezzelune con pezzi di formaggio e pomodori.

Si pensa che il primo panzerotto sia nato dalla creatività di un fornaio salentino che aveva degli avanzi di pane e ebbe l’idea di formare una “piccola pizza ripiegata”. Da qui il nome “panzerotto” che sembra derivare da “panza” e cioè da “pancia” e fa riferimento al suo caratteristico rigonfiamento che si crea durante la cottura. Mentre a Bari sono chiamati “panzerotti”, in Salento vengono più comunemente indicati come “calzoni”.

La loro ricetta più tipica prevede la loro cottura in olio di semi di girasole. L’impasto dei calzoni fritti della ricetta salentina è composto esclusivamente da farina di grano duro. Non si aggiungono patate o altre farine, come viene comunemente fatto nella realizzazione dei panzerotti baresi o napoletani.

Le varianti

Il ripieno originale pugliese prevedeva esclusivamente pomodoro, mozzarella e origano. Ad esso, nel tempo, sono stati aggiunti ingredienti di ogni tipo: dalle olive, alle acciughe o ancora le cipolle, il prosciutto cotto o i capperi. Anche se meno conosciute, esistono anche varianti dolci che di solito vengono realizzate in occasione del Carnevale.

Il ripieno può essere composto da marmellata o ancora miele o cioccolato e gianduia. Il tutto è poi spolverato con dello zucchero a velo.

Le calorie dei panzerotti

I panzerotti sono un piatto completo: infatti al suo interno possiamo trovare i carboidrati e le proteine del formaggio, oltre alle vitamine e ai sali minerali dei pomodori. Una porzione di panzerotto fritto classico con pomodoro e mozzarella ha circa 400 calorie. Esse diminuiscono se, al posto che cuocerle in frittura si opta per la cottura lenta in forno. 

Mai più dieta punitiva! Scarica QUI il ricettario light di Primo Chef.

5/5 (1 Review)

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 26-06-2020


Gnocchi di susine con la ricetta tipica triestina

Le migliori ricette di primi piatti estivi facili e veloci: portate in tavola gusto e fantasia!