Andiamo alla scoperta di un prodotto tipico abruzzese, la pasta alla pecorara, un particolare formato ad anello condito con verdure.
È impossibile tenere il conto di tutti i formati di pasta della nostra tradizione, soprattutto di quelli che faticano a uscire dai confini regionali. Tra questi c’è la pasta alla pecorara, un piatto tipico della cucina tradizionale abruzzese che prende il suo nome dal particolare formato di pasta utilizzato per la preparazione.
Si tratta di anelli di semola o farina, più grandi rispetto agli anelletti, conditi con un sugo a base di verdure estive, salsa di pomodoro, basilico, guanciale e ricotta. È anche possibile prepararli in versione vegetariana omettendo la carne e sostituendola con funghi secchi. Ottima l’idea anche di aggiungere delle olive verdi.
Come preparare la ricetta della pasta alla pecorara
- Per prima cosa dedicatevi alla preparazione della pasta. Riunite in una ciotola la farina con l’acqua, versandola poco alla volta, e impastate fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo. Lasciatelo riposare per 30 minuti sotto una ciotola capovolta.
- Nel frattempo dedicatevi al sugo. Tritate grossolanamente la cipolla, lavate il peperone, privatelo del picciolo, dei semi e dei filamenti interni e tagliatelo a tocchetti di 1 cm. Tagliate allo stesso modo zucchine e melanzane dopo averle lavate e private delle estremità.
- In una padella fate rosolare il guanciale con l’olio poi unite le verdure nel seguente ordine: prima i peperoni e dopo 5 minuti le melanzane, le zucchine e la cipolla. Cuocete a fiamma vivace, aggiungendo del sale, per 5 minuti poi versate la passata di pomodoro. Lasciate cuocere per 30 minuti fino a ottenere un sugo ristretto.
- Trasferitelo poi in una ciotola capiente e mescolatelo alla ricotta.
- Mentre il condimento cuoce proseguite con la pasta. Staccate delle piccole porzioni e formate un filoncino di mezzo centimetro di spessore. Chiudetelo a formare un anello grande circa come una moneta da 2 euro, tagliate il cordoncino e proseguite così fino a esaurire l’impasto.
- Cuoceteli in abbondante acqua salata per 5 minuti poi scolateli con una schiumarola e uniteli al sugo, profumando con il basilico fresco spezzettato con le mani.
- Completate con una spolverata di pecorino prima di servire.
Pasta alla pecorara: storia
Le origini di questo piatto si perdono nel tempo ma già il nome però ne lascia intuire l’origine contadina. Come detto all’inizio però questo deriva dal formato di pasta mentre per quanto riguarda il condimento è difficile mettere d’accordo anche solo due famiglie.
Di certo non possono mancare le verdure, le stesse che abbiamo utilizzato noi, mentre per quanto riguarda la carne alcuni utilizzano il macinato di pecora, altri quello di manzo. Qualsiasi ricetta decidiate di seguire, questa pasta fresca ad anello vi ripagherà del tempo dedicato alla sua preparazione.
Vi invitiamo comunque a provare un’altra ricetta abruzzese, la mitica pizza fritta.
Conservazione
La pasta alla pecorara andrebbe consumata al momento. Potete però conservare separatamente la pasta da cuocere, allargata su un vassoio infarinato, e il condimento e procedere solo in ultimo alla sua cottura.
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