Pinsa della befana, ecco come prepararla con la ricetta veneta
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Dolci e Dessert
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Pinza della befana

  • facile
  • 8
  • 20 min
  • 100 min
Pinsa veneta

La pinsa della Befana, o pinza in dialetto, è un dolce dell’Epifania diffuso nel Nord-Est dell’Italia, semplice e improntato al riciclo.

Difficile risalire alle origini di questo dolce millenario: la pinsa della befana esiste da che se ne ha memoria e nasce come dolce contadino. Solitamente consumato in occasione dell’Epifania, si prepara partendo da una sorta di polenta poi arricchita con uvetta, frutta secca e mele.

Oggi l’Epifania è semplicemente il giorno che “tutte le feste porta via” ma anni fa celebrava il solstizio d’inverno. Era un giorno molto importante poiché ci si lasciava alle spalle l’anno passato, bruciando simbolicamente vecchi mobili, e si iniziava quello nuovo con speranza e ottimismo.

In occasione dell’Epifania, in alcune zone del Veneto e del Friuli, si è soliti organizzare un grande falò chiamato penevini: il pane è appunto la pinsa veneta e il vino è solitamente il fragolino, servito come vin brulé. Pare addirittura che un tempo questo dolce venisse cotto proprio sulle ceneri del focolare, avvolgendolo in foglie di cavolo.

Come tutte le ricette della tradizione, ogni famiglia la prepara a suo modo. Richiama, sotto certi aspetti, un altro dolce tipico del Veneto, la torta putana, preparata però con pane raffermo. Se poi volete festeggiare in maniera alternativa, tra i dolci della Befana che vi consigliamo ci sono le galette des rois tipiche francesi, la piemontese fugassa d’la Befana oppure i befanini, dei biscotti tipici toscani.

Ma adesso vediamo insieme la ricetta della pinsa della Befana, un dolce dalla storia millenaria.

Vista dall'alto ciotola con impasto per pinza della Befana
Preparazione pinsa veneta della Befana – primochef.it

Ingredienti

Per la pinsa della Befana

  • Farina di mais – 200 g
  • Farina 00 – 200 g
  • Uvetta – 100 g
  • Canditi misti – 70 g
  • Fichi secchi – 100 g
  • Mele – 1
  • Zucchero semolato – 120 g
  • Burro – 100 g
  • Grappa – 50 ml
  • Lievito per dolci – 1 bustina
  • Semi di anice o di finocchio (facoltativi) – 1 cucchiaino

Preparazione

Pinza della befana

1

Come prima cosa preparate la polenta. Portate a bollore un litro di acqua con un cucchiaino di sale, quindi versate a pioggia la farina di mais, mescolando con una frusta prima, con un cucchiaio di legno poi. Cuocete mescolando di tanto in tanto per 40 minuti. Trasferitela poi in una ciotola, unite il burro e mescolate fino a che non si sarà sciolto. Fate intiepidire.

2

Nel frattempo ammollate l’uvetta nella grappa. Tagliate a cubetti la mela, dopo averla sbucciata, e a strisce i fichi secchi.

3

Quando la polenta si sarà intiepidita, unite la farina, la frutta (fresca e secca), i canditi, la grappa rimasta dall’ammollo dell’uvetta e i semi di anice se vi piacciono.

4

Versate l’impasto in una teglia rivestita di carta forno oppure abbondantemente imburrata in modo da formare uno strato di massimo 3 cm. Cuocete il dolce della befana a 170°C per 1 ora. Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di servirlo.

Ed ecco un breve video di una ricetta simile alla nostra con tutti i passaggi.

Come accennato, non esiste un unico modo di prepararla. C’è chi per esempio al posto dell’acqua utilizza il latte, cuocendo la polenta solo per 15-20 minuti, e chi ancora utilizza metà acqua e metà latte. Il discorso potrebbe continuare all’infinito anche sugli ingredienti e le proporzioni tra gli stessi: in generale la frutta essiccata non manca mai, così come la mela. A voi la scelta se mettere o meno i canditi oppure sostituirli con delle noci.

Conservazione

Consigliamo di conservare questo dolce per massimo 2-3 giorni in un luogo fresco e asciutto. Sconsigliamo poi la congelazione in freezer.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2025 15:17

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