Ingredienti:
• 1 kg di tonno fresco
• 1 l di acqua
• 75 g di sale
• olio extravergine di oliva q.b.
difficoltà: facile
persone: 8
preparazione: 15 min
cottura: 60 min
kcal porzione: 192

Dite addio alle scatolette e scoprite come fare il tonno sott’olio. Non solo è ottimo, ma è anche semplice da preparare!

Chi l’avrebbe mai immaginato che uno dei salvacena per eccellenza, il tonno sott’olio, si potesse preparare in casa? Eppure tant’è, e non è nemmeno troppo difficile. Inutile dire che il risultato non si avvicina nemmeno lontanamente a quello cui siete abituati perché il tonno sott’olio fatto in casa ha tutto un altro gusto: delicato ma ricco di sapore, preparato con tranci di tonno fresco mantiene tutto il sapore del mare.

Se quindi vi siete sempre chiesti come fare il tonno sott’olio (ma anche se non ci avevate mai nemmeno lontanamente pensato), questa è la ricetta che fa per voi. Procuratevi del tonno fresco, lessatelo in acqua e una volta cotto e raffreddato distribuitelo nei vasetti di vetro, riempiendoli poi con olio di qualità. Sono questi i soli due ingredienti che vi servono per ottenere un tonno sott’olio che si conserva in dispensa fino a tre mesi.

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tonno lessato
tonno lessato

Come fare il tonno sott’olio

  1. Per prima cosa lavate per bene il trancio di tonno rimuovendo anche eventuali residui di sangue. In cottura infatti tendono a formare degli antiestetici grumi. Per essere certi che sia perfettamente pulito sciacquatelo più volte in una ciotola colma di acqua fino a che non resterà limpida.
  2. Portate poi a bollore una pentola colma di acqua salata (il sale sembra molto ma serve per evitare che il tonno resti insipido) e tuffateci il trancio di tonno calcolando 60 minuti di cottura a partire dalla ripresa del bollore.
  3. Scolate delicatamente il pesce con una schiumarola e adagiatelo su un piatto.
  4. Trasferite il tutto in frigorifero per un minimo di 12 ore e un massimo di 24 prima di procedere con la ricetta. Questo passaggio serve per ottenere un tonno asciutto che quindi si conserva meglio e più a lungo.
  5. Trascorso questo periodo di riposo, riducete il tonno a filetti con un coltello oppure spezzettatelo con le mani e distribuitelo all’interno di vasetti di vetro sterilizzati.
  6. Coprite con olio, assicurandovi che non rimangano bolle d’aria, posizionate il pressino in plastica quindi chiudete con un tappo nuovo.
  7. Adagiate i vasetti in una pentola sufficientemente capiente e riempitela di acqua in modo che ce ne siano almeno due dita sopra i tappi.
  8. Portate a bollore, calcolando 30 minuti, poi lasciateli raffreddare completamente prima di asciugarli e riporli in dispensa. Attendete un mese prima di procedere al consumo in modo da dare il tempo al tonno di insaporirsi.

Ecco un breve video con tutti i passaggi della ricetta. Le tempistiche sono leggermente diverse ma molto dipende dalla dimensione dei tranci oltre che dai gusti personali.

Varianti

Noi vi abbiamo dato la ricetta base ma nessuno vi vieta di insaporire l’olio o l’acqua di cottura con erbe aromatiche e spezie. Ottime in questo senso le bacche di ginepro, l’alloro, il pepe rosa e la scorza di limone.

È altresì possibile cuocere i tranci di tonno al vapore (tagliateli a fette di massimo 2 cm di spessore) per 10 minuti. In questo caso saranno sufficienti un paio di ore di asciugatura in frigorifero prima di procedere con il confezionamento. Attenzione però perché in questo caso il tonno sarà senza sale.

Conservazione

Il tonno sott’olio si conserva in dispensa fino a tre mesi. Una volta aperto invece è meglio riporlo in frigorifero e consumarlo nell’arco di 3-4 giorni.

Tonno sott’olio: chi l’ha inventato?

Tonnara Florio
Tonnara Florio

Le prime tracce della pesca del tonno risalgono addirittura all’epoca preistorica come testimoniano i graffiti presenti nella Grotta del Genovese presso le isole Egadi. Più avanti nel tempo, siamo attorno al V sec., anche il commediografo greco Aristofane la cita nei suoi testi.

Per la nascita del tonno sott’olio dovremo aspettare ancora molto sebbene la tonnara, intesa prima solo come l’insieme di reti utilizzate per la pesca del tonno e poi anche come luogo di lavorazione, sia da sempre tipica del Mediterraneo. Oggi le tonnare sono cadute totalmente in disuso dal momento che i banchi di pesce vengono intercettati al largo delle coste, tuttavia è proprio in questi luoghi che è nato il tonno sott’olio.

Per essere precisi, il tonno in scatola nasce a Favignana, in Sicilia, per mano della famiglia Florio (sì, la stessa protagonista dei romanzi e della serie tv Leoni di Sicilia). Nel 1841 il lungimirante Ignazio Florio acquista quella che è destinata a diventare la tonnara più grande del Mediterraneo. Fu sempre lui a inventare un innovativo metodo di lavorazione del tonno e ad ampliare lo stabilimento introducendo una zona dedicata alla conservazione. E fu sempre lui a brevettare la celebre latta con apertura a chiave che nel 1891 venne presentata all’Esposizione Universale.

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ultimo aggiornamento: 28-09-2024


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