In padiglione belga pasta e patè a base di tarma della farina

Il chiosco che vende patatine fritte nello spazio del Belgio a Expo 2015 è sempre preso d’assalto dai visitatori, ma se offrisse il cibo che per un giorno è stato servito all’interno del padiglione, cioè pastasciutta e patè a base di insetti commestibili, forse non avrebbe avuto lo stesso successo. Eppure due miliardi di persone in tutto il mondo sono già abituate a mangiare insetti e l’utilizzo su larga scala di questa fonte naturale di proteine e vitamine B12 potrebbe risolvere molti problemi dell’umanità, come conferma Paul Vantomme, senior officer della Fao: “Gli insetti hanno una grande possibilità non solo come cibo umano, ma anche sotto forma di mangime per i nostri animali. Possiamo produrlo a un costo ambientale molto inferiore, rispetto a sistemi tradizionali come l’allevamento di bovini”

In effetti il consumo di acqua per produrre un chilo di proteine a base di insetti è centinaia di volte inferiore rispetto alla stessa quantità di origine bovina. Si tratta inoltre di alimenti molto salutari. Restano però da superare, almeno nel mondo occidentale, dei pregiudizi molto radicati, ma forse è solo questione di tempo. “Possiamo prendere l’esempio del sushi – ha aggiunto Vantomme -. Trenta o quaranta anni fa anche in Italia mangiare pesce crudo non era una cosa che piaceva così agli italiani, ma con l’educazione, la promozione e con eventi come Expo siamo ottimisti sul fatto che i consumatori prendano coscienza”.

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Intanto un’azienda belga ha potuto offrire, per la prima volta in Italia, i suoi prodotti che contengono anche Tenebrio Molitor, cioè la tarma della farina, nel caso della pastasciutta del Belgio pari al 10%. Ad ogni modo potremmo trovarci di fronte a una possibile svolta o, per lo meno, all’inizio di un nuovo fenomeno alimentare.

Fonte: askanews

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ultimo aggiornamento: 15-09-2015


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