Il segreto dei bucatini all’amatriciana di Alessandro Borghese è stato svelato a Kitchen Sound: cosa usa lo chef per renderli così speciali?
È chef e romano: chi meglio di lui può mostrarci come preparare alla perfezione un piatto simbolo della cucina romana e della tradizione italiana? Stiamo parlando dei bucatini all’amatriciana di Alessandro Borghese, un primo piatto già di per sé saporito ma che grazie al tocco dello chef assume tutto un altro gusto.
Come molti di voi sapranno, quando si parla della santissima trinità romana, uscire dal seminato e cambiare anche solo uno dei passaggi potrebbe suscitare le ire di molti. Questo non cambia se a farlo è un personaggio famoso che per anni ha cucinato per noi, almeno virtualmente. Eppure i bucatini all’amatriciana di Borghese sono davvero buoni e quel suo tocco segreto – rivelato durante Kitchen Sound – ammettiamo che ci sta alla perfezione!
Come preparare la ricetta dei bucatini all’amatriciana di Alessandro Borghese
- Per prima cosa tagliate a fette il guanciale: due devono essere piuttosto sottili (circa 2 mm), due un po’ più spesse (mezzo centimetro circa).
- Tagliate grossolanamente le prime e mettetele in una padella fredda. Accendete la fiamma e fatele andare a fiamma media fino a quando non cominceranno a rilasciare il grasso.
- A questo punto aggiungete anche le altre due fette, questa volta tagliate a bastoncini, e lasciatele andare a fiamma media fino a quando non saranno dorate e croccanti.
- Sfumate con l’aceto di vino rosso.
- Nel frattempo lavate i pomodori San Marzano e tagliateli prima a metà e poi a tocchetti.
- Togliete circa metà del guanciale e tenetelo da parte poi aggiungete il pomodoro in padella.
- Regolate di sale e lasciate cuocere per una decina di minuti.
- Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione.
- Una volta pronta scolatela e saltatela in padella con il sugo.
- Spolverate con un cucchiaio di pecorino e mantecate, poi aggiungetene un altro e fate lo stesso.
- Lasciatela riposare per un paio di minuti prima di servirla. Distribuite l’amatriciana nei piatti e decorate con il pecorino rimasto e il guanciale tenuto da parte.
Cosa ne pensate di questa ricetta? L’aggiunta dell’aceto la rende leggermente diversa dall’amatriciana classica tuttavia è perfetto per smorzare il sapore grasso del guanciale.
Conservazione
L’amatriciana, qualunque ricetta seguiate per prepararla, è buona appena fatta quindi vi consigliamo di gustarla al momento. Tuttavia, se vi dovesse avanzare, potete riporla in frigorifero, coperta da pellicola, e riscaldarla poi in padella o al microonde.
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