Ingredienti
Ratatouille al forno: la ricetta per preparare un contorno di verdure miste, perfetto per accompagnare secondi piatti di carne o di pesce.
La ratatouille al forno, deliziosa e gustosa variante della classica ratatouille francese, generalmente si prepara in padella. Questo contorno di verdure è perfetto in ogni periodo dell’anno (basterà variare le verdure che la compongono) e si presta a essere abbinato a secondi di ogni tipo. Potete servire le vostre verdure cotte al forno con uova, formaggi, fette di pane casereccio o ancora riso bianco, a creare un delizioso piatto unico.
In questa ricetta l’aspetto essenziale è il taglio delle verdure, che devono essere tutte grandi uguali, e l’aggiunta delle erbe aromatiche: saranno loro a dare al piatto il caratteristico sapore provenzale. Ecco la preparazione passo per passo.
Preparazione della ratatouille di verdure al forno
- Per preparare la ratatouille di verdure miste al forno iniziate lavando bene tutte le verdure. Private poi delle estremità le zucchine e la melanzana, sbucciate la cipolla e le patate, togliete la parte del picciolo ai pomodori, pulite il peperone, toglietendo i semi e parti bianche interne.
- Riducete tutte le verdure a rondelle di mezzo centimetro di spessore. Per il peperone potete utilizzare un coppapasta o accontentarvi di quadrati simili per dimensione alle altre verdure.
- Oliate una pirofila da 22 cm di diametro e disponete le verdure a raggiera partendo dall’esterno e alternandole per colore.
- Condite le verdure con olio, sale, basilico ed erbe aromatiche di Provenza. Coprite con un foglio di carta argentata e cuocete a 180°C per 1 ora. Potete togliere la carta gli ultimi 15 minuti per far evaporare eventuale acqua di vegetazione e dorare le verdure.
Volendo potete stendere sul fondo della pirofila un sottile strato di passata di pomodoro condita con olio e sale oppure ripassata in padella con della cipolla come si vede in questo video.
Per una variante più semplice e veloce, tagliate le verdure a dadini, conditele con olio, sale, erbe aromatiche e trasferitele sulla leccarda rivestita di carta forno. Cuoceranno a 180°C per 45 minuti.
Conservazione
Consigliamo di conservare questo contorno di verdure in frigo per massimo 2-3 giorni, scaldandolo in forno all’occorrenza.
Origine e storia della ratatouille
La rataouille è un piatto di origine provenzale, in particolare della città di Nizza dove è conosciuto con il nome ratatouille nicoise e viene tradizionalmente preparato in padella. Il nome deriva dal francese touiller e dall’occitano ratatolha che significano mescolare in chiaro riferimento all’atto che si compie durante la preparazione.
È difficile risalire alle origini del piatto. Secondo alcuni è addirittura di epoca romana anche se appare alquanto improbabile dal momento che molte delle verdure che lo compongono arrivarono nelle cucine europee solo nell’Ottocento. Di certo per tutto il ‘700 fu il piatto dei contadini che lo preparavano che le verdure a disposizione prima che si guastassero.
La prima traccia scritta del piatto risale al 1831 e si trova nel Journal des sciences military des armies de terre et de mer dove veniva citata in riferimento al rancio di militari e carcerati. Qualche anno dopo, nel 1848, compare nel dizionario provenzale-francese dove viene definito in modo poco lusinghiero “Avanzi di un pasto, guazzabuglio, pastone, cibo riscaldato, cattivo stufato; zuppa per topi”.
Ratatouille nel mondo
La ratatouille di verdure è tornato alla ribalta solo in tempi recenti. Tutti hanno almeno una volta sentito parlare dell’omonimo cartone animato della Pixar dove a prepararla era un piccolo ratto. Sapienti combinazioni di verdure, più o meno simili a questa ricetta, si trovano però anche in altre cucine:
- Ratatuia piemontese dove alla ricetta base vengono aggiunte le acciughe;
- Caponata siciliana, una delizia a base di melanzane fritte e pomodoro;
- Ciambotta, un misto di verdure cotte con il pomodoro tipico del sud Italia i cui ingredienti variano in base alla stagione e alle zone;
- Shakshuka delizioso piatto di origini berbere importato nella cucina israeliana dove le verdure vengono cotte in padella e alla fine si aggiunge un uovo, servito con il tuorlo morbido;
- Pisto manchego e pisto andaluso che si differenziano tra loro per le verdure utilizzate (nel secondo si aggiungono anche patate e melanzane, assenti nel primo);
- Xampaina, ricetta tipica catalana dove vengono aggiunti talvolta zucca e patate;
- Duveč o Gjuwetsch diffuso in tutta la penisola balcanica dove alle verdure vengono aggiunte le olive;
- Briami in Grecia e Turlu in Turchia dove le verdure vengono tagliate a cubetti e cotte in forno.