Tra verità e falsi miti, cerchiamo di capire se davvero la trippa fa male, ma soprattutto cos’è e quali sono i suoi valori nutrizionali.
Per capire se la trippa fa male oppure no, occorre fare chiarezza su cosa sia in realtà questo alimento. La trippa è un ingrediente di origine animale, appartiene alle frattaglie e più nello specifico al quinto quarto. Da regione a regione, il termine trippa indica parti diverse dello stomaco dell’animale (bovino, suino o ovino che sia) e comprende tutta la parte commestibile dell’apparato digerente.
In linea di principio possiamo affermare che no, la trippa non è dannosa per la nostra salute, tuttavia ci sono alcune eccezioni. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di questo alimento.
Cos’è la trippa
![Trippa](https://primochef.it/wp-content/uploads/2019/02/SH_trippa_2.jpg)
Abbiamo già provveduto grossomodo a definire la trippa come il quinto quarto dell’animale. Solitamente di bovino, la trippa è costituita dai tre stomaci appartenenti all’apparato digerente (reticolo, omaso, abomaso) e dal rumine.
La trippa non può essere consumata grezza. Quella che troviamo dal macellaio o al supermercato è stata sottoposta a diversi processi, alcuni anche chimici. Una volta ucciso l’animale, occorre svuotare lo stomaco dal contenuto gastrico, raschiarlo e bollirlo in acqua e aceto per tempi piuttosto prolungati. Talvolta, la trippa viene ulteriormente sbianchita e sgrassata con soda caustica e acqua ossigenata.
Valori nutrizionali della trippa
Abbiamo detto che la trippa non fa male. Analizzando la sua composizione, emerge come di fatto non sia nemmeno un alimento calorico. A cosa sono dovute allora tutte le dicerie sul suo conto?
La trippa, pur apportando poche calorie, ha un elevato contenuto di colesterolo il che la rende inadatta per i soggetti che soffrono di ipercolesterolemia. Un’altra categoria che farebbe meglio a evitare o ridurne il consumo sono i soggetti che soffrono di iperuricemia e disturbi renali.
Da un punto di vista nutrizionale, la trippa è un alimento magro con una discreta quantità di proteine, sali minerali (in particolare ferro, sodio, fosforo e potassio) e vitamine del gruppo B. La credenza errata che faccia male, è da imputarsi più che altro al condimento utilizzato in cottura.
Come cucinare la trippa? Ricette regionali
![trippa alla fiorentina](https://primochef.it/wp-content/uploads/2016/03/SH_trippa_fiorentina.jpg)
Le ricette con la trippa sono molte, seppur simili tra loro. Le varianti sono perlopiù tutte regionali, vediamo insieme le più conosciute!
- Trippa alla milanese o busseca. Si differenzia da tutte le altre perchè è poco brodosa e contiene anche fagioli.
- Trippa alla parmigiana. La variante dell’Emilia-Romagna prevede pomodoro e abbondante formaggio grattugiato.
- Trippa alla fiorentina. Questa variante è forse la più semplice, am come be sappiamo la bontà è proprio nelle cose semplice: si arricchisce semplicemente con il sugo di pomodoro, formaggio, pepe e prezzemolo fresco.
- Trippa alla veneta, la più saporita di tutte, è la trippa al sugo per eccellenza!
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