Il cotechino con lenticchie è un piatto immancabile sulle tavole degli italiani durante il periodo delle feste natalizie. Ecco la ricetta!
Ecco un piatto della tradizione italiana che non è possibile non proporre durante le feste: cotechino e lenticchie! Questo connubio indissolubile è diventato oramai celebre in tutta la penisola e si tratta di una ricetta fra le più preparate soprattutto per il cenone di Capodanno, dal momento che come vuole la tradizione, mangiarlo porti bene!
Il cotechino è un insaccato tipico di Modena, che veniva preparato dai contadini e gustato insieme a verdure, zuppe e legumi. La ricetta si è diffusa fino ad essere stata inserita nel famoso libro dell’Artusi, motivo per cui ancora oggi è celebre in tutta Italia. L’abbinamento perfetto secondo la tradizione sono le lenticchie, che vengono cucinate ed insaporite in padella. Insomma, siete pronti per preparare questo piatto? Allora cominciamo!

Ingredienti
Per cotechino e lenticchie
- Cotechino (fresco o precotto) – 1
- Lenticchie secche – 250 g
- Sedano – 1 gambo
- Carota – 1
- Cipolla – 1/2
- Alloro – 1 foglia
- Brodo vegetale (o acqua) – q.b.
- Sale – q.b.
Preparazione
Come preparare la ricetta del cotechino con le lenticchie
Il primo passo consiste nel mettere in ammollo le lenticchie per un paio di ore in modo che la cottura risulti poi più veloce.
Fatto questo potete procedere con la cottura del cotechino. Solitamente in commercio si trovano i cotechini precotti, pronti in meno di mezz’ora e confezionati in comode buste sigillate. In questo caso occorre lessarli in acqua per il tempo indicato (controllate comunque le indicazioni sulla confezione), solitamente attorno ai 20 minuti. Poco sotto trovate le indicazioni per cucinare il cotechino fresco (anche in pentola a pressione).
Preparate nel frattempo un trito fine di sedano, carota e cipolla rosolatelo in padella con un giro di olio. Unite le lenticchie ben scolate, la foglia di alloro e brodo (anche di dado) quanto basta a coprirle per almeno un dito. Lasciate cuocete per 30 minuti aggiungendo il sale solo alla fine.
Una volta pronto il cotechino, toglietelo dalla busta, gettate il liquido che si è formato e servitelo tagliato a fette insieme alle lenticchie.
Ecco un video con tutti i passaggi per cuocere il cotechino (fresco in questo caso) e le lenticchie.
In alternativa (o insieme) alle lenticchie, potete portare in tavola il cotechino anche con il classico purè di patate.
Come cuocere il cotechino fresco

Il cotechino precotto è sicuramente molto pratico ma vi consigliamo, almeno una volta, di provare a cucinare il cotechino fresco, acquistandolo direttamente dal vostro macellaio.
Un cotechino fresco può metterci fino due ore a cuocere. In questo caso avvolgetelo con della stagnola (bucherellandola con uno stecchino o i rebbi di una forchetta in modo che non esploda in cottura) oppure con un canovaccio pulito lavato senza ammorbidente.
Adagiatelo in una pentola coperto da abbondante acqua e aggiungete anche un gambo di sedano e una carota per dargli ancor più sapore. Cuocete per 2 ore (o chiedete a chi ve l’ha venduto) a partire dal bollore. Fate la prova dello stecchino per valutare la morbidezza dell’insaccato e quando sarà pronto, scolatelo e lasciatelo raffreddare.
Cotechino in pentola a pressione
Una buona idea, se avete poco tempo, è quello di utilizzare la pentola a pressione. Per farlo, posizionate all’interno il cestello per la cottura a vapore e versate l’acqua sul fondo in modo che non tocchi la carne.
Adagiate quindi il cotechino e portate la pentola in pressione. Calcolate 30-40 minuti di cottura a partire dal fischio. Sfiatate poi il tutto, lasciate riposare 5-10 minuti e servite tagliato a fette con contorno di lenticchie.
Conservazione
Consigliamo di consumare entrambi i piatti entro 2-3 giorni al massimo dalla cottura. Vi consigliamo di riporre il cotechino a fette insieme alle lenticchie rimaste e riscaldare poi insieme in padella: sentirete che sapore!
Perché si mangia il cotechino con le lenticchie?
Questo celebre abbinamento è un evergreen delle nostre tavole. L’usanza di consumare lenticchie prima del termine dell’anno risale ai Romani. Questi infatti vedevano delle analogie tra la forma del legume e quella delle monete e pensavano che a ogni moneta corrispondesse un soldo in più.
Il maiale invece era considerato simbolo di abbondanza e benessere da parte dei contadini che erano soliti macellarlo sul finire dell’anno. Alcune parti venivano conservate, altre andavano consumate fresche. Tra queste c’erano il cotechino e lo zampone. La differenza tra i due sta nel fatto che l’involucro del primo è l’intestino mentre quella del secondo è per l’appunto la cotenna della zampa del maiale.