Ingredienti
Saporito e semplice da preparare: ecco la ricetta del risotto al radicchio e taleggio, perfetto per un pranzo o una cena in famiglia.
Preparare il risotto al radicchio e taleggio è veramente molto semplice e se siete amanti dei formaggi non potete perdervi questa variante squisita, che vi permetterà di portare in tavola un primo piatto gustoso e cremoso. Infatti grazie al suo gusto e alla sua consistenza, il taleggio è davvero uno dei migliori compagni del radicchio, perfetto per contrastarne il suo sapore amarognolo rendendo questo primo piatto un vero sogno!
Se siete tra coloro che ritengono il risotto una preparazione complessa significa che non avete mai seguito le nostre ricette. Per una cottura perfetta infatti occorre aggiungere il brodo al momento giusto ma anche mantecare fuori dal fuoco con formaggio grattugiato e burro o, come in questo caso, taleggio.
Come preparare la ricetta del risotto al radicchio rosso e taleggio
- Iniziate la preparazione del risotto tagliando il radicchio a listarelle sottili e il formaggio a cubetti.
- Prendete una casseruola e fate soffriggere lo scalogno tritato finemente con un filo d’olio di oliva. Dopo qualche minuto aggiungete il radicchio e lasciate che cuocia per 5-10 minuti.
- Una volta cotta la verdura, aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti.
- Sfumate con il vino bianco (o rosso a piacere) e fate evaporare l’alcol a fiamma vivace.
- Unite qualche mestolo di brodo vegetale bollente fino a coprirlo, abbassate la fiamma e portate a cottura il riso, aggiungendo altro brodo all’occorrenza. In totale, dalle presa di bollore del primo brodo, ci vorranno 16-18 minuti. In cottura aggiustate anche di sale e pepe.
- Terminata la cottura spegnete il fuoco, aggiungete il taleggio a cubetti e qualche cucchiaio di formaggio grattugiato a piacere. Mescolate bene e lasciate riposare per due minuti.
Per mantenere una nota croccante del radicchio potete aggiungerlo in ultimo, insieme agli ingredienti della mantecatura, proprio come si vede in questo video.
Risotto con radicchio alla trevisana: consigli per prepararlo
Fare un buon risotto è arte di pochi ed esistono alcuni piccoli trucchetti per non sbagliare il piatto e realizzarlo a regola d’arte.
- Prima di tutto, per questo particolare risotto, vi consigliamo di fare molta attenzione durante la fase della mantecatura: il taleggio, infatti, data la sua consistenza, tenderà ad asciugare il riso, per questo un buon metodo è quello di lasciarlo un po’ più umido in modo da mantenere bene l’onda e non diventare troppo asciutto.
- Per quanto riguarda il radicchio, invece, cercate di eliminare la parte bianca e dura, che lascerebbe in bocca uno spiacevole gusto amaro.
- Per quanto riguarda la croccantezza, tutto dipende dal momento in cui lo inserite nella cottura: se lo metterete subito si ammorbidirà, se invece lo mettete a metà cottura o verso la fine, avrete un radicchio più croccante.
- Come ultimo consiglio, se volete dare vita a un piatto golosissimo, potete provare ad aggiungere qualche fettina di speck croccante alla fine: un tocco di classe per un risotto da favola!
Conservazione
Il risotto è uno di quei piatti da gustare appena fatto per poterne apprezzare la cremosità. Se però vi dovesse avanzare si mantiene tranquillamente in frigorifero per un paio di giorni. Scaldatelo in padella o al microonde prima di gustarlo.
Radicchio di Treviso: un ingrediente di qualità
Il Radicchio di Treviso, noto anche come “fiore d’inverno”, è tutelato dal marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), che ne garantisce la qualità e il legame con il territorio. Il radicchio tardivo, in particolare, richiede un processo di lavorazione complesso e artigianale, che prevede la raccolta a mano, l’imbianchimento in acqua sorgiva fredda e la successiva asciugatura. Questo trattamento conferisce al radicchio tardivo un gusto unico, più dolce e croccante rispetto alla varietà precoce.
Oltre al suo sapore distintivo, il Radicchio di Treviso è ricco di antiossidanti, vitamine e minerali, rendendolo un alimento non solo gustoso ma anche salutare. Viene impiegato in molte ricette della cucina veneta e italiana, da crudo in insalate a cotto in risotti, pasta e persino grigliato o abbinato a formaggi e carni.