Ingredienti:
• 320 g di pasta tipo spaghetti
• 50 g di foglie di basilico fresco
• 100 g di olio extravergine di oliva
• 1 cucchiaio di pinoli (circa 15 g)
• 70 g di formaggio grattugiato
• 30 g di pecorino
• 1 spicchio di aglio
• sale q.b.
difficoltà: facile
persone: 4
preparazione: 20 min
cottura: 10 min
kcal porzione: 326

La pasta al pesto è una ricetta semplice e veloce per preparare un buonissimo primo piatto profumato e ricco di gusto.

Pasta e pesto sono un binomio perfetto, ricco di sapore, tradizione e profumi invitanti. Questo primo piatto è senza dubbio uno dei più conosciuti e amati in Italia e all’estero, e dopo la pasta al pomodoro, rappresenta un must della cucina italiana.

Ma avete mai provato a preparare la ricetta del pesto di basilico con le vostre mani? Con qualche accorgimento e segreto, e seguendo i nostri foto passaggi o videoricetta, vi assicuriamo che in poco tempo potrete dar vita ad una salsa cremosa e deliziosa!

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Per preparare questo sugo potete utilizzare il mortaio o più semplicemente un frullatore ad immersione. L’importante però è frullare a velocità bassa e a intervalli regolari in modo da evitare che il mixer si surriscaldi e che il basilico si ossidi. Vediamo subito come si prepara questo meraviglioso piatto: ecco a voi la ricetta della pasta al pesto genovese!

Pasta al pesto
Pasta al pesto

Come fare la pasta col pesto

Lavare e tamponare basilico

1. Iniziate dalla preparazione del condimento: prendete le foglie di basilico fresco e pulitele con un panno da cucina pulito.

Inserire il basilico e gli altri ingredienti in un bicchiere

2. Poi ponetele all’interno di un bicchiere dai bordi alti. Aggiungete l’aglio sbucciato e privato dell’anima, i pinoli, 1 pizzico di sale e il formaggio grattugiato.

Frullare ingredienti e realizzare il pesto

3. A questo punto iniziate a frullare a intermittenza, aggiungendo l’olio di oliva a filo quanto basta per ottenere una salsa cremosa, omogenea e dal tipico colore brillante. Per ottenere un colore ancora più vivido potete rompere a scaglie un cubetto di ghiaccio e unirlo nel mixer.

Cuocere la pasta

4. Successivamente ponete una pentola d’acqua sul fuoco, portate a ebollizione e salate l’acqua. Proseguite aggiungendo gli spaghetti (o le bavette) e fatele cuocere per il tempo indicato nella confezione.

Mettere pesto in una ciotola e stemperare con acqua di cottura

5. A cottura ultimata scolate la pasta conservando una tazzina di acqua di cottura della pasta. Mettete il pesto in una terrina capiente, stemperatelo con un po’ di acqua di cottura, mescolate e unite gli spaghetti.

Mescolare pasta con pesto

6. Girate bene il tutto in modo da legare la pasta al condimento, e infine, impiattate.

Impiattare e terminare pasta al pesto

7. Terminate decorando con basilico fresco e una spolverata di formaggio se necessario. I vostri spaghetti al pesto sono pronti, buon appetito!

Cosa ne dite di provare tutti i nostri primi piatti veloci? Sappiate che se avete in casa un mortaio potete preparare la salsa come da tradizione, pestando tutti gli ingredienti fino a raggiungere la consistenza voluta. La tecnica più tradizionale evita, poi, i classici aumenti di temperatura che avvengono con le lame rotanti del mixer e possono rendere di un colore meno brillante il risultato finale.

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Come fare il pesto alla genovese: ricetta trucchi e consigli

pesto
pesto

Che il pesto fatto in casa sia sicuramente più buono di quello in vasetto, lo abbiamo capito. Ma quali sono i segreti per ottenere un sugo perfetto e a regola d’arte?

– Innanzitutto, come abbiamo già detto, lavorare il pesto con un mortaio dà sicuramente un tocco in più a questa ricetta, perché tutti gli elementi vengono schiacciati, e non tagliati. Per di più, sarebbe bene seguire un ordine preciso durante la fase di lavorazione.

– Si comincia dall’aglio, che va schiacciato col sale, poi si passa ai pinoli, e solo allora al basilico, al formaggio e infine all’olio. Ed è proprio durante queste fasi che sta il vero trucco di questa salsa: i dosaggi.

Assaggiate per verificare che la salsa non sia troppo sapida e dosate bene l’olio e il formaggio per raggiungere una cremosità perfetta!

Quando il pesto incontra la tradizione

Se volete avvicinarvi ancora di più alla tradizione, vi consigliamo di servire con il vostro pesto delle trofie, delle trenette o dei testaroli, i principali tipi di pasta che vengono abbinati alla famosa salsa di basilico.

E se invece cercate una variante più ricca, potete aggiungere alla pasta al pesto i fagiolini e le patate, una preparazione antica ma che ancora oggi è molto diffusa. Non dovete far altro che tagliare le verdure a piccoli cubetti e farle sbollentare in acqua salata fino a quando non saranno cotte. Aggiungetele alla pasta in fase di mantecatura. E buon appetito!

Ricette con il pesto: qualche idea sfiziosa

Abbiamo visto tutto ciò che riguarda la tradizione, ma questo non toglie che voi possiate sperimentare piatti deliziosi che escano un po’ dagli schemi. Il pesto, infatti, si abbina perfettamente a tanti altri ingredienti, dunque potete provare davvero tanti piatti!

pasta con gamberi e pesto di zucchine
pasta con gamberi e pesto di zucchine

– Pasta fredda al pesto: per preparare questo piatto vi consigliamo un formato di pasta corta (farfalle, mezze maniche o fusilli andranno alla grande). Una volta cotta e lasciata raffreddare, conditela con pesto e se volete altri ingredienti sfiziosi, come cubetti di mozzarella, pomodorini, olive e acciughe!

– Pasta al pesto e pomodorini: semplice, fresca, d’effetto. Basta aggiungere una manciata di pomodorini a crudo per trasformare un piatto di pasta in un sogno!

– Pasta al pesto e gamberi: il pesce con il pesto sta molto bene. Scottate in padella dei gamberoni e aggiungeteli alla fine, vedrete che bomba!

– Pasta con pesto, totani e patate: avete presente quella pasta deliziosa che si prepara con totani e patate, dove alla fine vengono aggiunte un bel po’ di foglie di basilico. Ecco: provatela con il pesto preparato in casa, non riuscirete più a farne a meno!

Noi l’abbiamo inserita tra i nostri migliori primi piatti estivi, ma questa pasta è gustosa tutto l’anno.

Conservazione

La pasta la pesto di basilico si conserva al massimo per 1 giornata in frigo, ben coperta dalla pellicola trasparente, noi consigliamo comunque di consumarla al momento per apprezzare al 100% il suo aroma inconfondibile.

Invece il pesto di basilico può essere conservato in molti modi: potete tranquillamente lasciarlo in dispensa, ben conservato all’interno di un vasetto sottovuotato, per circa 2-3 mesi. Una volta aperto potete invece lasciarlo in frigo per circa una settimana, basterà ricordarsi di aggiungere olio al bisogno in modo che non si secchi la salsa. Oppure potete congelarlo, o creare dei simpatici e pratici cubetti di basilico davvero molto simili al pesto!

Storia del pesto: le origini della salsa ligure

Non è chiaro da dove sia nato veramente il pesto alla genovese, pare certo invece che il primo a parlarne ufficialmente sia stato lo scrittore Giovanni Battista Ratto, nel suo libro “La Cucina genovese” che venne pubblicato nella seconda metà dell’Ottocento. Sembra che al ricetta riportata nello scritto non fosse completamente attinente a quella che conosciamo oggi, tuttavia la ragione è molto semplice: i liguri e ancor di più i genovesi erano un popolo che viveva di esportazioni grazie allo sbocco sul mare, per questo il formaggio utilizzato poteva cambiare a seconda degli scambi del momento. Inoltre anche le erbe base della ricetta non si limitavano al basilico, vista la sua breve stagionalità, ma potevano anche estendersi ad altre qualità di come la maggiorana o simili.

Come indica il nome la salsa deriva dal pestare gli ingredienti con il mortaio, inoltre sembra che derivi dalla più antica agliata a base di aglio che veniva utilizzata anche per conservare più a lungo i cibi.

Un ultima curiosità sulla storia del pesto? Questa parte non è certificata in alcuno scritto ma si riferisce più a leggende locali che raccontano di come sia stato un monaco di un convento nella località di Prà a creare la salsa. Infatti sembra che raccolse il basilico dall’orto del monastero per poi unirlo ad altri ingredienti semplici che avevano in dispensa, tra cui anche croste di formaggio rimaste inutilizzate.

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ultimo aggiornamento: 30-07-2023


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