La storia dietro le minne di Sant’Agata, conosciute in Sicilia come “minnuzza di Vìrgini” (seni della vergine), è davvero singolare. Si racconta infatti che alla giovane Agata furono amputati i seni dopo aver rifiutato le avances del conte romano Quinziano, che si trovava in Sicilia. In seguito, Agata divenne santa e patrona della città di Catania, e in suo onore venne creato questo dolce dal gusto stratosferico! Vediamo come prepararle.
Il dolce, al contrario delle altre ricette per la Festa della Repubblica che abbiamo visto, siamo sicuri sarà inedito ai più. Abbiamo scelto le minne di Sant’Agata, ancora una volta, per l’accostamento cromatico, ma fuori dalla Sicilia è davvero poco conosciuto. E questo, lasciatecelo dire, è un vero peccato.
Potremmo definirla una versione mini della cassata, ma forse gli renderebbe poca giustizia. Prima di lasciarvi il link della ricetta, vogliamo raccontarvene la storia: la leggenda racconta della giovane Agata, la quale rifiutò il conte romano Quinziano, d’istanza in Sicilia, e per punizione le vennero amputati i seni. Proprio per questo motivo le minne vanno mangiate a due a due, riprendendo il numero dei seni della santa. Oggi Agata è Santa, nonché patrona di Catania.
Per concludere, ecco quindi la ricetta completa delle minne di Sant’Agata: provatele!