Come cucinare il cavolfiore

Scopriamo oggi come cucinare il cavolfiore, una tipica verdura invernale, povera di calorie e dunque adatta anche a coloro che sono a dieta.

Come cucinare il cavolfiore? In primo luogo, occorre ricordare che il cavolfiore è una verdura tipicamente invernale e della quale esistono numerose varianti: basta pensare al cavolfiore gigante di Napoli, quello romanesco o quello violetto di Catania. Il cavolfiore è anche povero di calorie, circa 25 per 100 grammi, e dunque si presta adatto anche a coloro che sono a dieta.

Come cucinare il cavolfiore: come sceglierlo e cuocerlo nel miglior modo possibile

Il cavolfiore si rivela ideale anche per coloro che soffrono di diabete, di anemia e di ulcera. Come prima cosa, occorre scegliere il cavolfiore. Deve essere chiuso, compatto e presentare infiorescenza soda. Dev’essere bianco e senza macchie. Le foglie esterne devono essere croccanti come sinonimo di ottima qualità.

Il cavolfiore è un ortaggio che si deteriora facilmente e quindi va conservato in maniera corretta. Eliminate le foglie e tagliate il gambo, conservando in freezer una volta che lo avete fatto sbollentare. Non cucinatelo con largo anticipo, visto che si conserva al massimo per 3 giorni.

Generalmente si tagliano le cimette e si cuociono al vapore o in acqua bollente per qualche minuto. I tempi di cottura variano a seconda dei pezzi. Tutto il cavolfiore cuoce in 20-25 minuti, mentre per le cimette bastano 10 minuti e anche per meno tempo se si mantengono croccanti.

Se volete mantenere il colore bianco del cavolo, aggiungete un po’ di latte al cavolfiore. Il cavolfiore è molto buono anche cotto in forno con olio, sale ed altri odori. Il cavolfiore gratinato è veramente squisito e conquista il palato di grandi e piccini. Mentre il cavolfiore crudo viene consumato nelle insalate, ma potrebbe rivelarsi meno digeribile in quest’ultimo caso.

Provate pertanto la deliziosa vellutata di cavolfiore ai semi di sesamo.

BUON APPETITO!

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