Tra verità e falsi miti, cerchiamo di capire se davvero la trippa fa male, ma soprattutto cos’è e quali sono i suoi valori nutrizionali.
Per capire se la trippa fa male oppure no, occorre fare chiarezza su cosa sia in realtà questo alimento. La trippa è un ingrediente di origine animale, appartiene alle frattaglie e più nello specifico al quinto quarto. Da regione a regione, il termine trippa indica parti diverse dello stomaco dell’animale (bovino, suino o ovino che sia) e comprende tutta la parte commestibile dell’apparato digerente.
In linea di principio possiamo affermare che no, la trippa non è dannosa per la nostra salute, tuttavia ci sono alcune eccezioni. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di questo alimento.
Cos’è la trippa
Abbiamo già provveduto grossomodo a definire la trippa come il quinto quarto dell’animale. Solitamente di bovino, la trippa è costituita dai tre stomaci appartenenti all’apparato digerente (reticolo, omaso, abomaso) e dal rumine.
La trippa non può essere consumata grezza. Quella che troviamo dal macellaio o al supermercato è stata sottoposta a diversi processi, alcuni anche chimici. Una volta ucciso l’animale, occorre svuotare lo stomaco dal contenuto gastrico, raschiarlo e bollirlo in acqua e aceto per tempi piuttosto prolungati. Talvolta, la trippa viene ulteriormente sbianchita e sgrassata con soda caustica e acqua ossigenata.
Valori nutrizionali della trippa
Abbiamo detto che la trippa non fa male. Analizzando la sua composizione, emerge come di fatto non sia nemmeno un alimento calorico. A cosa sono dovute allora tutte le dicerie sul suo conto?
La trippa, pur apportando poche calorie, ha un elevato contenuto di colesterolo il che la rende inadatta per i soggetti che soffrono di ipercolesterolemia. Un’altra categoria che farebbe meglio a evitare o ridurne il consumo sono i soggetti che soffrono di iperuricemia e disturbi renali.
Da un punto di vista nutrizionale, la trippa è un alimento magro con una discreta quantità di proteine, sali minerali (in particolare ferro, sodio, fosforo e potassio) e vitamine del gruppo B. La credenza errata che faccia male, è da imputarsi più che altro al condimento utilizzato in cottura.
Come cucinare la trippa? Ricette regionali
Le ricette con la trippa sono molte, seppur simili tra loro. Le varianti sono perlopiù tutte regionali, vediamo insieme le più conosciute!
- Trippa alla milanese o busseca. Si differenzia da tutte le altre perchè è poco brodosa e contiene anche fagioli.
- Trippa alla parmigiana. La variante dell’Emilia-Romagna prevede pomodoro e abbondante formaggio grattugiato.
- Trippa alla fiorentina. Questa variante è forse la più semplice, am come be sappiamo la bontà è proprio nelle cose semplice: si arricchisce semplicemente con il sugo di pomodoro, formaggio, pepe e prezzemolo fresco.
- Trippa alla veneta, la più saporita di tutte, è la trippa al sugo per eccellenza!