Lo gnocco fritto emiliano è una ricetta meravigliosa, perfetta da servire come aperitivo per accompagnare salumi, formaggi e tanto altro ancora!
Lo gnocco fritto emiliano è uno di quegli antipasti che rischiano, anziché di stuzzicare la fame, di togliercela completamente, perché verrebbe di mangiare a decine, saziandoci del tutto!
Scherzi a parte, lo gnocco fritto emiliano è una ricetta golosa, che consiste in una sorta di quadrotti di pasta lievitata e fritta, vuoti all’interno; di solito si accompagnano con delle varietà di salumi, dal salame al prosciutto passando per mortadella e lonza, ma sono perfetti anche con i formaggi e – per i vegani – sono gustosi anche per accompagnare verdure o preparazioni a base vegetale.
Seguiteci in cucina per scoprire insieme tutti i passaggi della preparazione, le varianti della ricetta, gli abbinamenti e la storia: ecco gli ingredienti per uno gnocco fritto morbido e gonfio!
Gnocco fritto: ricetta originale
- Per prima cosa dovete far sciogliere lo strutto (ponetelo in un pentolino a fuoco basso) e poi lasciatelo intiepidire.
- Mescolate in una ciotola la farina insieme allo zucchero semolato e al lievito in polvere disidratato (volendo potete usare anche del lievito di birra fresco, 1 panetto).
- Dopo aver mescolato tutte le polveri, versate anche lo strutto, poi iniziate a unire quanto basta di acqua a temperatura ambiente, in cui avrete sciolto un pizzico di sale fino.
- Trasferite il tutto su un piano da lavoro e impastate per almeno 10 minuti.
- Mettete l’impasto a riposo, sotto un canovaccio, e lasciate lievitare per circa un paio d’ore, finché il volume della pasta non sarà raddoppiato.
- A questo punto stendete l’impasto con un matterello, poi ritagliate con una rotella o con un coltello dei rettangolini (o dei rombi).
- Friggeteli in olio di semi di girasole bollente.
Avrete appena portato in tavola una preparazione golosa e molto spesso utilizzata nei giorni di festa: ad esempio, soprattutto in Emilia, non manca mai tra gli antipasti di Natale.
Se vi è piaciuta la ricetta dello gnocco fritto, scoprite il video della preparazione.
La storia dello gnocco fritto: le varianti
Molto simile alla pasta del pane, lo gnocco fritto è una specialità gastronomica tipica emiliana dall’origine antica. Mentre a Modena e a Reggio Emilia viene chiamato gnoc frìt, a Parma il suo nome diventa “torta fritta”.
Invece a Ferrara si chiama pinzino, mentre a Bologna viene chiamato “crescentina”. Inoltre, a seconda della provenienza, può avere delle variazioni nella preparazione e nella presenza o meno di alcuni ingredienti. E’ doverosa, inoltre, una precisazione: in Emilia non si chiamo “lo” gnocco fritto ma “il” gnocco fritto!
È difficile individuare una storia univoca di questo meraviglioso piatto. Secondo gli storici la sua origine è comunque molto antica e sembra posizionarsi addirittura all’epoca dei Longobardi che si stanziarono nella Penisola dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Le prove a sostegno di tali tesi rimandano ad un ingrediente tipico della prima ricetta dello gnocco fritto: lo strutto, introdotto proprio dai “barbari”.
Secondo diverse fonti, poi, lo gnocco fritto si diffuse in Emilia e qui venne tramandato di generazione in generazione. Era, infatti, il tipico pasto contadino. Oggi lo gnocco fritto è una vera specialità riscoperta come moderno street food. Nonostante sia molto nota in Italia, è prodotto esclusivamente in Emilia e non è ancora noto all’estero.
Gli abbinamenti dello gnocco fritto
Lo gnocco fritto è una pasta fritta salata dal tipico colore dorato, chiamata anche torta fritta. La sua forma può variare dal tondo alla forma di goccia. Anche la sua grandezza può variare. Ciò che non cambia è il suo sapore, unico e inimitabile. L’abbinamento più tipico è quello dei salumi, anch’essi tipici della regione come la mortadella di Bologna o ancora il prosciutto di Modena o ancora la coppa piacentina.
Si abbina molto bene anche con i formaggi spalmabili o le conserve di frutta e verdura, ma anche per accompagnare un aperitivo misto. Per tradizione, lo gnocco fritto viene tagliato a metà al momento e vengono inseriti gli ingredienti di accompagnamento.
Non è raro che venga servito con le tigelle, altra specialità della zona.
Conservazione
Lo gnocco fritto con la ricetta tradizionale, ma anche le sue varianti, è bene consumarlo al momento proprio a causa della frittura.
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