Scopriamo come preparare gli anelletti al forno con la ricetta della nonna, un piatto tipico siciliano perfetto per tutte le occasioni.
Oggi andiamo alla scoperta di un piatto tipico siciliano, una sorta di pasta al forno preparata però con un formato di pasta tipico dell’isola: gli anelletti alla siciliana. Prima di entrare nel dettaglio della ricetta mettiamo le mani avanti: come spesso accade per i piatti tradizionali, la ricetta originale non esiste, o meglio ogni famiglia afferma che sia la sua. Quindi, se troverete delle discrepanze rispetto a ciò che avete fatto o letto o sentito, ecco spiegato il motivo. Pensate che sono talmente contesi che alcuni li chiamano anelletti alla trapanese, altri alla palermitana!
Oltre al formato di pasta, l’altro caposaldo è il ragù alla siciliana, arricchito con piselli. Per il resto poi c’è chi aggiunge le uova sode, chi il salame, chi le melanzane fritte e chi ancora la mozzarella o un mix di caciocavallo e primosale. Gli anelletti al forno sono senza besciamella tradizionalmente ma indovinate? C’è chi la mette (e come dargli torto).
Noi abbiamo trovato una vecchia ricetta della nonna e abbiamo deciso di provarla. Al primo assaggio, ancora calda e fumante, ci ha conquistato con il suo sapore ricco e variegato. Per preparare gli anelletti al forno alla siciliana siamo partiti dal soffritto, abbiamo aggiunto carne e passata e lasciato cuocere a lungo, molto a lungo. Sul finire abbiamo incorporato i piselli e utilizzato il ragù per condire gli anelletti. In una pirofila abbiamo formato gli strati, unendo il formaggio e poi abbiamo passato tutti in forno.
Meno conosciuti rispetto ad altre ricette tipiche siciliane come gli arancini di riso, tra l’altro ripieni con il medesimo ragù, la pasta alla norma o il famoso pesto alla siciliana che, per gusto, fa concorrenza a quello classico di basilico, sono perfetti da preparare per il pranzo della Domenica. Tuttavia vi dobbiamo avvisare: per prepararli ci vuole un po’ di tempo.

Ingredienti
Per il ragù
- Sedano – 1/2 gambo
- Carota – 1
- Cipolla – 1
- Olio extravergine di oliva – 2 cucchiai
- Carne macinata mista (bovino e suino) – 500 g
- Vino rosso – 1 bicchiere
- Passata di pomodoro – 600 g
- Sale fino – q.b.
- Piselli surgelati – 200 g
Per gli anelletti al forno
- Anelletti – 400 g
- Primosale – 100 g
- Caciocavallo – 100 g
- Parmigiano grattugiato – 50 g
- Olio extravergine di oliva – q.b.
- Pangrattato – q.b.
Preparazione
Anelletti al forno
Per prima cosa occorre preparare il ragù, visti i lunghi tempi di cottura. Tenete presente che potete realizzarlo anche con un giorno di anticipo. Tritate finemente sedano, carota e cipolla e soffriggetele in una pentola capiente insieme all’olio.
Unite la carne macinata e rosolatela a fiamma vivace per qualche minuto prima di sfumare con il vino rosso. Quando non sentirete più odore di alcool, unite la passata di pomodoro, una presa di sale e lasciate cuocere per un’ora e mezza regolando la fiamma in modo che sobbolla appena.
Circa 5 minuti prima della fine della cottura unite i piselli surgelati.
Cuocete gli anelletti in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione. Una volta pronti, scolateli con una schiumarola direttamente nella pentola con il sugo.
Oliate una pirofila adatta alla cottura in forno e cospargetela con del pane grattugiato, cercando di distribuirlo in maniera uniforme.
Tagliate i formaggi a dadini (ed eventuali altri ingredienti che, in accordo alle varianti proposte sotto, deciderete di aggiungere).
Stendete sul fondo della pirofila metà degli anelletti al ragù. Distribuite i formaggi e spolverate con un poco di parmigiano. Coprite con la pasta rimasta, spolverate con del pangrattato e siete pronti per infornare.
Cuocete in forno a 180°C per 30 minuti. Lasciate intiepidire qualche minuto prima di porzionare e servire.
Le aggiunte che potete fare a questa ricetta “base” sono:
- 2 uova sode
- 100 g di salame, prosciutto cotto o mortadella a dadini
- 1 melanzana tagliata a cubetti e fritta
oppure potete sostituire i formaggi previsti con della mozzarella. Ultima variante si ottiene utilizzando il concentrato di pomodoro (150 g) al posto della passata ma per portare a cottura il ragù in questo caso vi servirà anche del brodo di carne o vegetale, anche di dado.
Vi lasciamo anche una videoricetta simile alla nostra (con aggiunta di uova) così che possiate farvi un’idea del piatto.
Cambierà poco la sostanza del piatto se deciderete di mescolare prima tutti gli ingredienti e poi trasferirli nella pirofila senza formare gli strati.
Conservazione
Gli anelletti ancora da cuocere si possono conservare un giorno in frigorifero. Una volta cotti invece si mantengono fino a 3 giorni, sempre al fresco, e se avete utilizzato tutti ingredienti freschi (i piselli essendo stati cotti non creano problemi) potete anche congelarli meglio se porzionati fino a 2 mesi.
Origine e storia
Una delle tante curiosità che riguarda il piatto è il nome. Noi l’abbiamo chiamato anelletti al forno ma in Sicilia sono talmente famosi che non occorre specificare il formato di pasta: tutti li chiamano pasta ‘u furnu, o pasta col forno.
È proprio in questa magnifica isola, ai tempi della dominazione araba, che risale la nascita di quello che è considerato il primo formato di pasta bucato della storia. Furono gli arabi infatti a costruire, nella zona compresa tra Trabia e Termini Imerese, i mulini destinati alla macinazione del grano. La forma ricorda quello degli anelli che ingioiellavano le mani delle donne arabe (secondo altre versioni invece il riferimento è agli orecchini) e non esisteva banchetto che non li vedesse protagonisti.
La nascita del timballo invece viene fatta risalire ai saraceni che lo utilizzavano come tecnica per conservare più a lungo e quindi trasportare le pietanze.