Oltre MasterChef, c’è di più! Ecco la biografia di Carlo Cracco: alla scoperta di uno degli chef più famosi della nostra epoca tra fornelli e programmi TV.
Conosciamo tutti Carlo Cracco, lo chef italiano giudice, per anni, di Masterchef Italia che si è tuffato sin da adolescente nel mondo della cucina. Bello e tenebroso, lo chef stellato classe 1965 ha diviso per anni i telespettatori ma, con il ritorno in TV grazie al programma Dinner Club su Amazon Prime Video, sembra aver conquistato tutti. Curiosi da sapere di più sul suo conto?
- Biografia
- Ristoranti
- Quanto costa mangiare da Cracco
- Vita privata
- Moglie
- Curiosità
- Quanto guadagna Carlo Cracco
Chi è Carlo Cracco, biografia
Carlo Cracco è nato a Vicenza l’8 ottobre 1965 (sotto al segno zodiacale della Bilancia). Le sue origini di sono modeste: il padre era ferroviere e, come la madre, arrotondava lo stipendio facendo tre lavori extra.
Prima dei 30 anni la sua strada era già stata decisa: ha frenquentato l’istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Recoaro Termenel poi, nell’1986, a soli 21 anni, si era già allontanato dalla sua Vicenza per andare a Milano e collaborare con lo chef Gualtiero Marchesi, uno dei più grandi chef italiani, venuto a mancare nel dicembre del 2017.
Questa collaborazione ha permesso a Cracco di fare altre esperienze in ristoranti in giro per l’Italia, da Savona a Bergamo, seguite da un soggiorno in Francia durato 3 anni accanto a figure come Alain Ducasse e Lucas Carton. Al suo ritorno trova di nuovo lo chef Marchesi ad attenderlo, con il quale riprenderà una collaborazione che durerà altri tre anni.
Da quel momento la sua carriera è in continua ascesa e presto diventa uno degli chef più blasonati al mondo. Oggi si può dire che goda della stima di tutti i suoi colleghi, e lo dimostra anche l’invito del collega Gordon Ramsey a partecipare alla seconda cena di beneficienza Gordon Ramsey & Friends 2018 al Forte Village.
Molto prolifica anche la sua attività televisiva: dal 2011 al 2017 è stato tra i giudici di MasterChef Italia, accanto a Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri. L’abbiamo anche visto a Sanremo, ha condotto Hell’s Kitchen Italia, è stato protagonista del docu-film Cracco Confidential e infine, nel 2019 l’abbiamo visto in Nella mia cucina, con Cami Hawke.
Da allora, però, è sparito degli schermi (come aveva annunciato a Vanity Fair): “Finito questo show, raddoppierò la mia assenza dalla TV: starò via almeno quattro anni…“.
Non ha tuttavia mantenuto la promessa, infatti nel settembre 2021 è apparso su Amazon Prime Video con una mini docu-serie: Dinner Club. Il programma, condotto da Cracco, vedeva la presenza di alcuni famosi attori italiani che, con lui, hanno viaggiato per l’Italia alla ricerca dei piatti tipici del Belpaese, per poi ritrovarsi, alla fine di ogni puntata, a cena insieme per gustare le prelibatezze scovate nelle varie regioni. La mini serie ha avuto fin da subito un enorme successo, tanto che, a febbraio 2023, è uscita la seconda stagione con sempre Cracco alla conduzione.
I ristoranti di Cracco
Nel 1996 Cracco apre il suo primo ristorante Le Clivie, in provincia di Cuneo e a un anno dall’apertura riceve già una stella Michelin! Cinque anni dopo, su richiesta della famiglia milanese Stoppani, apre il suo secondo (e pluripremiato) ristorante: Cracco Peck (che dal 2007, quando Carlo ne diventerà patron chef, cambierà il nome semplicemente in Cracco).
Nel 2014, sempre nel milanese, zona Navigli, è il turno di un bistrot e cocktail-bar, Carlo e Camilla in Segheria. Il nome del bistrot deriva dalla sua location: una vecchia segheria in disuso costruita negli anni ’20 dalla famiglia della designer Tanja Solci, che ha affiancato Cracco nella gestione del progetto. Da non confondere con il Carlo e Camilla in Duomo, che nel 2020 è stato protagonista di diverse voci (mai confermate) circa la sua chiusura.
Nel febbraio 2018, Cracco decide di aprire un grande ristorante (ben 1118 metri quadrati e fornito di 4 cucine!) nel cuore di Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II: il Ristorante Cracco. Il locale è suddiviso in quattro piani: al piano terra è situata la caffetteria, al primo piano si trova il ristorante e il secondo (il Salone Particolare) è pensato per gli eventi e i ricevimenti. Questi sono i piani accessibili al pubblico. Il terzo, invece, è dedicato alla pasticceria e al cioccolato. il locale ha subito ottenuto 2 stelle Michelin, per poi perderne una alla tornata successiva di assegnazioni.
Possiamo ammirare molte delle sue creazioni culinarie sul suo profilo Instagram.
Quanto costa mangiare da Cracco? Prezzi del ristorante
Sul sito del suo ristorante è sempre presente una sezione con il menù e relativi prezzi. Per il menù alla carta gli antipasti vanno dai 50 ai 75 euro, i primi sono sui 50 euro al piatto, carne e pesce dai 50 ai 130 euro e infine i dessert dai 40 ai 50 euro. Il coperto è di 10 euro a persona e, per scegliere il menù alla carta è indispensabile che vengano selezionate almeno due portate salate a commensale.
Il menù degustazione da 10 portate, invece, è previsto solo se selezionato dall’intero tavolo e ha il costo di 200 euro a persona.
La vita privata di Carlo Cracco: figli e matrimonio con Rosa Fanti
All’apparenza un po’ burbero, Cracco si autodefinisce timido e tontolone: il primo bacio lo ha dato a 14 anni in spiaggia. Il fascino dell’età (e della barba) gli ha conferito il titolo di belloccio della cucina, anche se in realtà ne è un po’ imbarazzato e fare “un certo effetto” alle donne lo mette a disagio.
Divorziato dalla prima moglie, estranea al mondo dello spettacolo al punto che è difficilissimo persino scovare il suo nome, con la quale ha avuto due figlie (Sveva e Irene), si è sposato il 19 gennaio 2018 con la giovanissima Rosa Fanti: sono 17 gli anni che separano i due innamorati! Tra loro è stato un colpo di fulmine: lei la donna perfetta e i due hanno due figli, Pietro e Cesare.
Chi è la moglie di Carlo Cracco, Rosa Fanti?
Sicura, concreta e decisa: così Carlo definisce la sua Rosa Fanti. Se sull’ex moglie di Carlo Cracco non sappiamo nulla, possiamo trovare qualche informazione in più sulla sua seconda moglie, la bellissima (e in gambissima) Rosa Fanti. È merito suo, ad esempio, se lo chef ha iniziato a godersi la vita:
“Prima di conoscerla pensavo solo al lavoro, lei mi ha fatto scoprire che c’è dell’altro. Per questo chiudo il ristorante durante le feste: dobbiamo anche goderci la vita“, spiegò in un’intervista a Vanity Fair.
Rosa ha un blog dove racconta la vita di tutti i giorni con i piccoli Cracco. Lo ha aperto “per rispondere una volta per tutte alle due fatidiche domande che funestano la vita ‘Chi cucina in casa tua?’ e ‘Ma è davvero così cattivo?’“.
3 curiosità sullo chef stellato
– Quando era ragazzino voleva entrare in seminario, ma era più spirito d’emulazione che una vocazione vera e propria. Il suo migliore amico, infatti, aveva appena intrapreso il percorso per diventare prete, come spiegò a Vanity Fair. Fu il padre che, vista la retta elevata, lo convinse ad aspettare ancora un po’.
– Contrariamente a quanto credono in molti, non era l’allievo preferito di Gualtiero Marchesi, ma è sempre stato d’accordo con la sua idea di cucina: “Venivamo da un periodo in cui si consumavano 150 grammi di pasta a cena. Gualtiero voleva scardinare questo modo di alimentarsi. Voleva insegnare ad assaporare anziché riempirsi e basta. Così provocava servendo tre maccheroni a un prezzo stellare“, ha spiegato a Vanity Fair.
– Sembra che viva a Milano, una città che ama: “Milano ha la capacità di attrarre, assorbire gli stimoli e restituirli come linfa per chi ci vive e lavora. È una città accogliente, attenta a cogliere quanto ognuno di noi può portare di buono”, ha raccontato durante la conferenza stampa di presentazione della Milano Food Week (come riporta Gambero Rosso).
Quanto guadagna Carlo Cracco?
Se i prezzi di Cracco sono sotto agli occhi di tutti, è un po’ più complesso calcolare i i guadagni dello chef.
In proposito, a Vanity Fair, in un’intervista ha affermato: “Corre voce che, per mantenere il ristorante, lei debba guadagnare 30 mila euro al giorno“, lui ha risposto: “Addirittura? Mi sembra troppo. Facciamo i conti […] Tra feste e chiusure, lavoriamo circa 340 giorni all’anno: vorrebbe dire un guadagno di 10,2 milioni“. Salvo poi tagliar corto affermando che “i soldi non sono il mio obiettivo“.
Allo stesso magazine, però, ha rivelato che – viste le sue modeste origini – fino ai 18 anni dava tutto il suo stipendio ai genitori. “Tenevo solo 50 mila lire al mese: risparmiavo per comprarmi la bicicletta“.