Ingredienti
Gli amanti delle ricette facili e veloci devono assolutamente provare la granita alla menta, perfetta per ristorarsi dal caldo estivo.
L’arrivo dell’estate è un momento tanto atteso ma con i primi caldi scatta la ricerca di qualche alimento rinfrescante. Noi vi consigliamo di provare la granita alla menta, semplice da preparare, fresca e adatta per ogni momento della giornata. Potete conservarla in freezer e al momento del bisogno dare due colpi di mixer per ripristinarne la cremosità .
Potete realizzarla sia utilizzando le foglie di menta fresca che lo sciroppo. In entrambi i casi il gusto sarà ottimo, l’unica differenza è il colore: con lo sciroppo sarà più intenso. Per quanto riguarda invece le calorie della granita alla menta sono prevalentemente date dalla massiccia presenza dello zucchero. In questo caso, per un bicchiere di granita alla menta avrete circa 175 kCal.
Come preparare la ricetta della granita alla menta
- Per preparare la granita alla menta fresca cominciate preparando lo sciroppo. Sciogliete lo zucchero in un pentolino insieme all’acqua e alle foglie di menta lavate e fate bollire per 5 minuti.
- Una volta freddo, versate il tutto in un contenitore e lasciate riposare per 2 ore in frigorifero.
- Filtrate poi il tutto in un colino.
- Trasferite il liquido in un contenitore basso e largo, mettetelo in freezer per 12 ore e, al momento di servirlo, tagliatelo a pezzi e frullate in modo da ottenere la caratteristica consistenza. Utilizzate un mixer piuttosto potente munito di lame nella parte inferiore.
Per preparare la granita alla menta con lo sciroppo invece non dovrete fare altro che mescolare 300 g di acqua con 100 g di sciroppo di menta e poi trasferire tutto in freezer. Anche in questo caso, al momento di servirlo, frullate il tutto.
Conservazione
La granita si conserva in freezer per oltre 3 mesi.
Granita: origine e storia
Pare che le origini della granita siciliana risalgano al periodo di dominazione araba dell’isola. Questa popolazione era solita preparare lo sherbet, una bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose. In Sicilia la base ghiacciata era costituita dalla neve raccolta sulle montagne dell’isola e conservata per tutta l’estate nei nivieri.
Il ghiaccio che si formava all’interno di queste strutture veniva poi grattato e servito con sciroppi di frutta. Ecco spiegato perché fino al ‘900 la preparazione era nota come rattata. Questa tecnica peraltro è sopravvissuta nella grattachecca romana.
Con l’invenzione del pozzetto, una sorta di antenato della gelatiera, il composto ghiacciato era mantenuto in costante movimento rotatorio. Questa caratteristica è presente anche nei macchinari più moderni proprio per evitare la formazione di cristalli di ghiaccio.
Nel 2016 la granita di Messina ha ottenuto il marchio De.Co. (Denominazione di Origine Comunale) mentre la granita al limone, quella al gelsomino e ai gelsi neri sono state inserite tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali dell’isola.
Originariamente la granita veniva accompagnata da fette di pane croccante oppure biscotti al burro, come nel messinese. Sebbene oggi venga servita prettamente nei bicchieri, il modo migliore per gustarla è con la famosa brioche col tuppo.