Quali sono le ricette per la Quaresima? Scopriamo insieme i piatti tipici italiani del periodo dove è tradizione “mangiar di magro”.
Durante la Quaresima, periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua, si tende a mangiar di magro. Anche voi seguite questa “regola” e vi state già chiedendo quali ricette di magro potete preparare in questo periodo?
Secondo i precetti della religione cattolica il periodo di Quaresima è un periodo di preparazione alla Pasqua: in particolare nei giorni del Mercoledì delle Ceneri e del Venerdì Santo è richiesto il digiuno e l’astinenza dalle carni. Ecco alcuni consigli utili per preparare ricette tipiche e adatte al tempo di Quaresima.
Digiuno quaresimale: cosa mangiare e i piatti tipici
Nei giorni di digiuno o di astinenza dalle carni è abitudine mangiar di magro, preferendo cibi semplici e poco elaborati. Tra questi emergono minestre o zuppe di ortaggi, pesce, polenta e pane.
I piatti tipici della Quaresima
Uno dei piatti simbolo del Nord-Est è il baccalà alla vicentina, preparato in realtà con lo stoccafisso. In Friuli, invece, si prepara il baccalà alla cappuccina, un piatto di pesce condito con cipolla, sardelle, alloro, uvetta e limone. Alcune versioni di questa ricetta prevedo anche l’aggiunta di zucchero e cannella.
In Liguria lo stoccafisso in zimino a base di bietole, il baccalà con le patate e il cappon magro, una ricetta a base di gallette del marinaio aromatizzate con aceto e olio e arricchite con verdure, pesci di vario tipo nuova, pinoli e acciughe.
Tra i primi piatti tipici della Quaresima, invece, troviamo le lasagne gran magro piemontesi in cui il classico ragù di carne è sostituito con un condimento rustico a base di acciughe, olio, Parmigiano e pepe.
Sempre in tema di primi piatti non si possono non ricordare la pasta con la colatura di alici, la pasta con le sarde e la frittata di scammaro, un condimento preparato con acciughe, olive nere, pinoli e capperi perfetto anche per la pasta.
Dolci quaresimali
Se non volete rinunciare ai dolci potete provare i quaresimali, dei biscottini tipici preparati in diverse regioni. La ricetta genovese ha come ingredienti la pasta di mandorle, lo zucchero, albumi, acqua di fiori di arancio, farina, semi di finocchio con zucchero al gusto di limone, pistacchio, maraschino o caffè.
Le origini di questa ricetta risalgono al 1500, quando alcune suore del convento di San Tommaso lavorano la pasta di mandorle con lo zucchero senza utilizzare ingredienti di origine animale in modo da non trasgredire ai precetti della religione cristiana cattolica. Di questi dolcetti ne esistono altre varianti preparati sia in Toscana sia in Campania.
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