Tutto quello che c’è da sapere sulla cottura a vapore

Tutto quello che c’è da sapere sulla cottura a vapore

La cottura a vapore è perfetta per preservare le caratteristiche degli alimenti. Ecco come si fa, i pro e i contro e per quali cibi si può utilizzare.

La cottura a vapore è una tecnica scelta solitamente da coloro che desiderano preparare piatti leggeri mantenendo gran parte dei nutrienti presenti negli alimenti. Questa tecnica di cottura ha origini molto antiche e veniva utilizzata soprattutto nella cucina orientale, cinese e tibetana. Oggi ci sono diversi modi in cui è possibile sfruttare le forza del vapore per cuocere i cibi. Vediamo insieme quali.

Cottura a vapore

Una tecnica antichissima

Si tratta di un tipo di cottura che sfrutta le proprietà del vapore per cuocere l’alimento, senza che avvenga un contatto diretto con l’acqua. A differenza della bollitura, i valori nutrizionali non vengono dispersi e la pietanza conserva tutte le sue sostanze nutritive, come per esempio le vitamine e i sali minerali.

La cottura a vapore ha origini ataviche, infatti era già diffusa ai tempi dell’antica Cina: a tal proposito come potremmo non citare i famosi ravioli al vapore. Anche in Giappone e in tutto il Sud-Est asiatico si utilizzavano e si usano ancora cestelli in bambù e wok dotati di griglie sul fondo, che permettono di cucinare i cibi secondo questa tecnica.

Spostandoci nel Nord Africa troviamo il cous cous, preparato sfruttando lo stesso principio, tramite l’utilizzo di un apposito contenitore noto in occidente come “couscoussiera”. L’utensile è formato da due pentole a incastro, separate da una base bucherellata, che consente al vapore acqueo di passare cuocendo sfruttando il vapore e gli aromi che si sprigionano dalla cottura in pentola.

Per quanto concerne l’Europa, tale metodo di cottura viene utilizzato spesso per cucinare le verdure, gli ortaggi e il pesce.

Cestello vapore

Come cuocere a vapore: gli strumenti

La cottura a vapore, in sostanza, si ottiene sottoponendo gli alimenti a un calore di circa 100°C ottenuto dall’evaporazione di acqua posta in una pentola. Non prevede quindi il contatto tra l’acqua e i cibi, dato che questi ultimi vengono posizionati su una superficie permeabile non a contatto con l’acqua.

Ci sono diversi modi di cuocere a vapore. In commercio esistono degli appositi cestelli che possono essere di bambù o di acciaio. I primi sono più delicati e vanno acquistati della misura corrispondente alla pentola con cui verranno utilizzati. I secondi invece si aprono a ombrello e si adattano a pentole di dimensioni diversi. In entrambi i casi servirà un coperchio per contenere il vapore all’interno e permettere così la cottura degli alimenti.

È anche possibile eseguire la cottura a vapore in pentola a pressione. In questo caso va obbligatoriamente utilizzato un cestello in acciaio la cui parte inferiore non sia a contatto con l’acqua. In pentola a pressione il vapore si forma tra i 112 e i 125 °C e questo permette una cottura più rapida, riducendo di 2/3 i tempi. Assicuratevi di lasciar sfiatare completamente tutto il vapore prima di togliere il coperchio.

Ci sono poi forni a vapore e microonde in grado di cuocere a vapore senza l’utilizzo di particolari utensili.

Vantaggi e svantaggi della cottura a vapore

È davvero difficile trovare risvolti negativi della cottura a vapore. Il principale riguarda le tempistiche: la cottura a vapore infatti è più lunga rispetto alla bollitura, ma per velocizzarla sarebbe sufficiente utilizzare una pentola a pressione.

Per quanto riguarda i vantaggi invece sono davvero molti. In primo luogo le vitamine idrosolubili e i fitocomposti rimangono all’interno dei cibi e non vengono disperse in acqua. In secondo luogo non sono previsti condimenti come olio e sale, garantendo piatti più leggeri. Infine sia il colore che il gusto dei cibi rimangono inalterati.

Cosa cucinare a vapore

Possono essere sottoposti alla cottura a vapore diversi cibi.

  • Verdure, forse le più idonee alla cottura a vapore per via non solo dei tempi di cottura contenuti, ma anche e soprattutto per la possibilità di mantenere inalterati i nutrienti. I tempi variano in base alle verdure: da pochi minuti delle verdure a foglia ai 15-20 minuti dei cavoli.
  • Pesce, meglio se in filetti e fresco. In questo caso l’aggiunta di erbe aromatiche e spezie direttamente in cottura contribuisce a renderlo più saporito. Attenzione però a non esagerare con i tempi.
  • Carne, solo carni bianche che non richiedono lunghe cotture. Ottimo il pollo al vapore da accompagnare con una salsa leggera magari a base di yogurt.

Se amate sperimentare in cucina, non lasciatevi sfuggire anche il pane al vapore, una ricetta tipica cinese.

Leggi anche
Come usare la vaporiera di bamboo? Le migliori ricette dall’antipasto al dolce