Proviamo lo spritz bianco, lo straordinario cocktail veneto a base di vino fermo e acqua tonica che rende speciale qualsiasi aperitivo.
Il Veneto, si sa, è la patria degli aperitivi. Proprio in questo territorio ha avuto inizio l’usanza sociale di consumare cocktail e stuzzichini all’ora del tramonto. Questa consuetudine ha avuto successo in tutta Italia e, ad oggi, nessuno riesce a rinunciarvi. Il re assoluto degli aperitivi, come ben sappiamo, è lo spritz. Comunemente, siamo abituati a consumare l’alcolico colorato e aromatizzato con Aperol o con Campari.
Tuttavia, esiste un’altra versione ugualmente gustosa, ovvero lo spritz bianco del Veneto. Si tratterebbe della prima versione creata di questo cocktail, da cui ha avuto poi origine quella colorata arancione che tutti conosciamo. L’originale, quindi, sarebbe proprio la versione chiara, preparata con vino fermo o spumante, prodotti tipici del territorio quindi, e acqua tonica.
Ma la diffusione dello spritz è stata tale che nel tempo ne sono nate moltissime varianti. Per quando fa freddo e si è alla ricerca di qualcosa di più caldo e corroborante c’è lo spritz caldo, mentre se preferite qualcosa di analcolico, vi consigliamo la versione al melograno. Sempre a base di prosecco, ma dal sapore più dolce e aromatico, è il cocktail Hugo con fiori di sambuco, perfetto per un pubblico femminile.
In generale possiamo dire che non si utilizza esclusivamente il prosecco. A Padova si parte da un vino bianco frizzante, mentre a Treviso si è soliti utilizzare il tocai friulano. Il Prosecco resta una prerogativa della città di Venezia. Ma l’usanza di “sporcare” il vino con l’acqua è presente anche in altre zone d’Italia. Avrete sicuramente sentito parlare del Pirlo bresciano dove il vino bianco fermo viene allungato con Campari e acqua frizzante, o del bianchin sprüzà  (vino bianco frizzante e Bitter Campari), tipico di Milano.

Ingredienti
Per lo spritz bianco
- Prosecco (o Pinot grigio) – 12 cl
- Acqua tonica – 6 cl
- Succo di limone – 1 cl
- Limone – 1 fettina
Preparazione
Spritz bianco
Prima di cominciare, procuratevi dei calici di vino abbastanza alti, che possono adattarsi al cocktail in questione. Fateli raffreddare in frigorifero prima di cominciare.
Versate per prima cosa il vino bianco quindi aggiungete i cubetti di ghiaccio in modo da riempire per metà il bicchiere.
Aggiungete il succo e la fettina di limone quindi versate l’acqua tonica. Il vostro spritz bianco è pronto per essere servito (non serve mescolarlo).
Ecco un video con la ricetta originale.
Origini e storia dello spritz bianco
La versione più conosciuta è quella dello spritz arancione con Aperol o con Campari. Tuttavia, è credenza diffusa che la ricetta originale sia proprio quella della bevanda di colore bianco. La versione primordiale sarebbe quella a base di vino bianco fermo o spumante, in cui si può aggiungere anche acqua tonica per ridurre la gradazione alcolica.
Secondo alcune testimonianze, sarebbero stati i soldati dell’Impero Austriaco, presenti sul territorio veneto, a richiedere una versione più soft del vino; per loro, la bevanda veniva allungata con acqua frizzante. Poteva trattarsi di una sorta di aggiunta “spruzzata”, traducibile in tedesco con il termine “spritzen“. Da qui, probabilmente, nacque il nome di Spritz per identificare un nuovo tipo di cocktail rigorosamente bianco.
Conservazione
Dopo aver visto come si fa lo spritz in veneto, ovvero la sua prima versione della storia, potete comodamente proporlo anche per un aperitivo in casa. Il consiglio migliore è di prepararlo al momento, per servirlo ben freddo. La conservazione è sconsigliata.