La cottura a vapore è perfetta per preservare le caratteristiche degli alimenti. Ecco come si fa, i pro e i contro e per quali cibi si può utilizzare.
La cottura a vapore è una tecnica scelta solitamente da coloro che desiderano preparare piatti leggeri mantenendo gran parte dei nutrienti presenti negli alimenti. Questa tecnica di cottura ha origini molto antiche e veniva utilizzata soprattutto nella cucina orientale, cinese e tibetana. Oggi ci sono diversi modi in cui è possibile sfruttare le forza del vapore per cuocere i cibi. Vediamo insieme quali.
Come cuocere a vapore: gli strumenti
La cottura a vapore, in sostanza, si ottiene sottoponendo gli alimenti a un calore di circa 100°C ottenuto dall’evaporazione di acqua posta in una pentola. Non prevede quindi il contatto tra l’acqua e i cibi, dato che questi ultimi vengono posizionati su una superficie permeabile non a contatto con l’acqua.
Ci sono diversi modi di cuocere a vapore. In commercio esistono degli appositi cestelli che possono essere di bambù o di acciaio. I primi sono più delicati e vanno acquistati della misura corrispondente alla pentola con cui verranno utilizzati. I secondi invece si aprono a ombrello e si adattano a pentole di dimensioni diversi. In entrambi i casi servirà un coperchio per contenere il vapore all’interno e permettere così la cottura degli alimenti.
È anche possibile eseguire la cottura a vapore in pentola a pressione. In questo caso va obbligatoriamente utilizzato un cestello in acciaio la cui parte inferiore non sia a contatto con l’acqua. In pentola a pressione il vapore si forma tra i 112 e i 125 °C e questo permette una cottura più rapida, riducendo di 2/3 i tempi. Assicuratevi di lasciar sfiatare completamente tutto il vapore prima di togliere il coperchio.
Ci sono poi forni a vapore e microonde in grado di cuocere a vapore senza l’utilizzo di particolari utensili.
Vantaggi e svantaggi della cottura a vapore
È davvero difficile trovare risvolti negativi della cottura a vapore. Il principale riguarda le tempistiche: la cottura a vapore infatti è più lunga rispetto alla bollitura, ma per velocizzarla sarebbe sufficiente utilizzare una pentola a pressione.
Per quanto riguarda i vantaggi invece sono davvero molti. In primo luogo le vitamine idrosolubili e i fitocomposti rimangono all’interno dei cibi e non vengono disperse in acqua. In secondo luogo non sono previsti condimenti come olio e sale, garantendo piatti più leggeri. Infine sia il colore che il gusto dei cibi rimangono inalterati.
Cosa cucinare a vapore
Possono essere sottoposti alla cottura a vapore diversi cibi.
- Verdure, forse le più idonee alla cottura a vapore per via non solo dei tempi di cottura contenuti, ma anche e soprattutto per la possibilità di mantenere inalterati i nutrienti. I tempi variano in base alle verdure: da pochi minuti delle verdure a foglia ai 15-20 minuti dei cavoli. Per le patate a vapore, a seconda della dimensione, dovrebbero bastare una decina di minuti.
- Pesce, meglio se in filetti e fresco. In questo caso l’aggiunta di erbe aromatiche e spezie direttamente in cottura contribuisce a renderlo più saporito. Attenzione però a non esagerare con i tempi.
- Carne, solo carni bianche che non richiedono lunghe cotture. Ottimo il pollo al vapore da accompagnare con una salsa leggera magari a base di yogurt.
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