Quali sono i piatti tipici italiani da scoprire (o da riscoprire)? Vediamo insieme tre specialità per ogni regione: la nostra cucina non avrà più segreti per voi!
Quando si parla di cibo i piatti tipici italiani sono sempre i più decantati. Da nord a sud, di regione in regione, ogni territorio ha la sua eccellenza da scoprire. E se alcuni sono famosissimi e molto blasonati (basti pensare alla carbonara!), ce ne sono altri che, lontano dalle loro origini, difficilmente trovano il successo che meritano (avete mai sentito parlare, ad esempio, di Crioli?).
Che vogliate trarre ispirazione per specialità da provare in vacanza, o che siate solo curiosi, oggi vogliamo portarvi con noi alla scoperta dei piatti italiani più famosi di ogni regione. Prendendo spunto dai risultati dell’indagine svolta da TheFork, infatti, abbiamo raccolto tre piatti tipici per ognuna delle nostre regioni.
Pronti per scoprire tutti i piatti italiani? Iniziamo subito!
Piatti tipici lombardi
Missoltini e polenta. La polenta la conosciamo tutti, mentre i missoltini sono dei pesci di lago, gli agoni, fatti essiccare. Questa specialità è popolare soprattutto nella zona di Como (che non a caso è rinomata per il suo lago!).
Casoncelli. Popolari soprattutto nella zona di Bergamo, sono dei ravioli ripieni con carne, uvetta, amaretti (e altri ingredienti che variano di famiglia in famiglia). I casoncelli vanno serviti rigorosamente con burro e salvia.
Pizzoccheri. La variante più popolare è la valtellinese (ma esistono anche i pizzoccheri bianchi della Valchiavenna). Che cosa sono? Praticamente, questo piatto ricco e sostanzioso è composto da pasta di grano saraceno fatta in casa e condita con formaggio, burro, patate e verza.
Piatti tipici piemontesi
Agnolotti del plin. Conosciuti anche semplicemente come plin, sono dei piccoli ravioli quadrati farciti solitamente con carne arrosto e verdure. Sono uno piatti tipici italiani delle Feste di Natale.
Gnocchi al Castelmagno. Preparati soprattutto nella provincia di Cuneo (la zona dove viene prodotto, appunto, il formaggio Castelmagno), sono nati da un’idea del gastronomo Luigi Veronelli. Non sono altro se non semplici gnocchi di patate, conditi da un sughetto al formaggio di prima qualità!
Tajarin. Questa pasta all’uovo, più spessa di cappellini e più fine delle tagliatelle, è tipica soprattutto delle Langhe. L’abbinamento perfetto? I tajarin al tartufo.
Piatti tipici veneti
Risi e bisi. A Venezia, Vicenza e Verona è quasi d’obbligo, in primavera (quando i piselli sono freschi di stagione), preparare questa sorta di risotto con piselli e pancetta. La tradizione vuole che questo piatto fosse servito al doge veneziano in occasione della festa di San Marco (25 aprile, ndr).
Sarde in saor. Saor significa sapore e questo la dice lunga sul piatto, che è composto da sardine fritte e condite con aceto e cipolle in agrodolce. A Venezia le sarde in saor sono un’istituzione!
Il baccalà alla vicentina è un secondo piatto a base di pesce, olio d’oliva e latte conosciuto in tutto il mondo. Una curiosità: questa ricetta non si prepara con il baccalà, ma bensì con lo stoccafisso (merluzzo essiccato, ndr).
Piatti tipici del Friuli-Venezia Giulia
Frico. Patate, cipolle e formaggio Montasio sono gli ingredienti del frico, una sorta di torta di patate da servire anche come piatto unico. Ne esiste una versione morbida e una più croccante.
Muset e brovade. La brovada non è altro se non la rapa messa a macerare nelle vinacce (D.O.P. dal 2011) mentre il muset è un cotechino fatto, appunto, col muso del maiale. Sulle tavole natalizie non può mai mancare questa ricetta!
Cjarsons. Questi agnolotti tipici della Carnia sono in realtà… un dolce (o quasi). Ci sono molteplici versioni del ripieno ma tra le costanti troviamo ricotta, cannella, uva passa e biscotti. La ricetta è un po’ complessa, ma solo per i tanti ingredienti diversi presenti.
Piatti tipici della Valle D’Aosta
Cotolette alla valdostana. Conosciute ovunque, sono uno dei piatti tipici italiani più amati. Come si preparano? Bisogna farcire le fettine di carne o costolette con fontina e formaggio e poi, ovviamente, farla friggere!
Polenta concia alla valdostana: morbida e ricchissima di sapore, si realizza con burro (tanto) e formaggi (tanti). Da non confondere con quella biellese: la differenza tra le due sta nell’uso di prodotti e formaggi tipici della zona.
Zuppa alla valpellinese. Come abbiamo visto, i piatti valdostani sono molto sostanziosi e ne è un esempio questa zuppa (piuttosto asciutta) a base di pane, cavolo verza e formaggio filante. Una curiosità: deve il nome al suo paese di origine, Valpelline.
Piatti tipici del Trentino-Alto Adige
I Canederli sono delle grosse polpette (o gnocchi) di pane raffermo arricchiti, solitamente, da formaggio e speck. Vanno serviti in brodo e sono molto conosciuti in tutto l’Est Europa.
Lo strudel ha bisogno di davvero poche presentazioni: chi non ha mai assaggiato una fetta di questo dolce con le mele? La ricetta trentina prevede un guscio di pasta strudel e un ripieno di mele, cannella, pinoli e uvetta.
Spätzle: un primo piatto che ricorda gli gnocchi ma se ne discosta per la forma. Sono più piccoli ed irregolari grazie all’apposito strumento che si usa per realizzarli (una sorta di grattugia). Una variante popolare è quella agli spinaci.
Piatti tipici della Liguria
Focaccia di Recco: così cremosa che fa sognare, questa focaccia è realizzata con due fogli di impasto sottile e un ripieno di formaggio (crescenza). Ma, in generale, tutta la focaccia ligure merita un assaggio!
Trofie al pesto. Questo formato di pasta sottile e allungata nasce (si pensa) a Sori e sembra fatto apposta per il delizioso pesto di basilico. Secondo alcune ricette, vanno servite con patate e fagiolini.
Il Brandacujùn, o baccalà mantecato alla ligure, è la ricetta di una crema a base di stoccafisso ammollato e patate; si gusta tiepido, con un filo d’olio. Il nome curioso? Deve le sue origini al modo in cui lo preparavano i pescatori liguri, mettendo una pentola fra le gambe e… scuotendola energicamente.
Piatti tipici dell’Emilia Romagna
Gnocco fritto (detto anche torta fritta, chisulén, crescentina o pinzino): un impasto simile a quello del pane viene fatto friggere e servito con salumi e affettati.
La piadina romagnola è un altro di quei piatti tipici italiani che non hanno bisogno di presentazioni: un pane basso (senza lievito) con strutto da farcire a piacere e gustare anche come street food.
Lasagne bolognesi. Sfoglia all’uovo, ragù di carne e besciamella: questi sono gli ingredienti che rendono possibile questo magico piatto, le lasagne. Pensate che già agli Antichi Romani era nota una ricetta che ricorda il piatto che tutti amiamo oggi.
Piatti tipici toscani
Cacciucco è sinonimo di zuppa di pesce, anzi potremmo dire che è la zuppa di pesce per eccellenza! Se vi trovate a Livorno o Viareggio la ricetta è diversa, ma entrambe le versioni lasciano senza parole gli amanti del pesce.
Bistecca alla fiorentina: un taglio di vitellone o di scottona (nessun altro!) cotto alla griglia tra i 48°C – per averla al sangue – e i 65°C – per averla ben cotta. Pura poesia per gli amanti della carne!
La panzanella si gusta soprattutto d’estate perchè non prevede cottura ed è una sorta di insalata a base di pane raffermo (bagnato) e verdure. Le sue origini? Contadine!
Piatti tipici abruzzesi
Arrosticini. La carne degli ovini (castrati o talvolta anche pecore) tipici dell’Appennino viene tagliata a pezzetti piccoli e infilzata su uno stecchino. La cottura è alla brace o sulla griglia e il risultato… si scioglie in bocca!
Virtù. In Abruzzo la parola virtù ha un altro significato: viene usata per descrivere una sorta di minestra a base di legumi, brodo verdure e pasta. È un caposaldo della cucina ternana.
Cicerchiata. Questo dolce carnevalesco è formato da tante piccole palline di impasto fritte e tenute insieme da una colata di miele. La forma è quella di una ciambella e può ricordare gli struffoli napoletani (che, però, sono tipici natalizi).
Piatti tipici delle Marche
Coniglio in porchetta. La ricetta marchigiana prevede che il coniglio disossato venga farcito con fegatini, gambi di finocchietto, pancetta, salsiccia o lardo: un piatto semplice e ricco di gusto.
Il ciauscolo è un affettato morbido e spalmabile, dal sapore delicato e dal profumo intenso. Come si fa? Con i migliori tagli suini e spezie come sale, pepe, aglio e vino.
Olive ascolane. Le cosiddette olive “tenere” vengono riempite di carne (manzo, suino e pollo), impanate e fritte. Pensate che questa ricetta risale addirittura all’800!
Piatti tipici dell’Umbria
Tagliatelle al tartufo. Come Alba, anche l’Umbria ha la sua tradizione culinaria legata al tartufo, ed ecco che anche qui troviamo un piatto molto simile ai tajarin piemontesi, le tagliatelle o fettuccine al tartufo. In questo caso, però, il tartufo è nero.
Friccò all’Eugubina. Originario della città di Gubbio, il friccò è una sorta di spezzatino composto da diverse carni (pollo, coniglio, agnello e maiale) e arricchito da aromi e acciughe. Una ricetta articolata, ma gustosissima.
Pasta alla norcina. Penne, salsicce di Norcia, panna (o ricotta) e un po’ di tartufo: questi sono gli ingredienti principali per preparare la ricetta di questo primo piatto umbro ricco e cremoso.
Piatti tipici del Molise
I creoli sono un formato di pasta fresca all’uovo molisana molto simile allo spaghetto alla chitarra. Si sposano alla perfezione con un sugo di noci o del ragù, anche se tra le ricette originali c’è un classico condimento bianco con pancetta.
Soppressata molisana. Ci troviamo di fronte a un altro salume, un insaccato di suino tritato fine con pochissimo lardo e sale e pepe per condire. Deve il nome al fatto che, per ottenere il prodotto finale che tutti conosciamo, va fatta asciugare per alcuni giorni sotto alcuni pesi.
Cavatelli con i broccoli. I cavatelli sono una pasta fresca di semola (in realtà piuttosto diffusa in tutto il sud Italia) tra le più antiche al mondo. La salsa di condimento con broccoli e peperoncino, invece, è tipica propio del molisano, così come i cavatelli al sugo vedovo.
Piatti tipici del Lazio
Carbonara. Beh, questo piatto non ha bisogno di alcun preambolo: esiste forse qualcuno che non la conosce? Guanciale, uova, pecorino romano, pepe… e niente panna mi raccomando: la carbonara, a Roma è una cosa seria!
I saltimbocca alla romana sono così succulenti che, come suggerisce il nome… saltano proprio in bocca! In sostanza, sono delle fettine di vitello farcite con prosciutto e fritte in padella (talvolta dopo una breve infarinatura).
Pomodori ripieni con il riso. Alcuni di voi non sapranno nemmeno che questo piatto è originario del Lazio, da tanto che è diffuso su tutto il territorio. Tradizionalmente, nel ripieno ci vanno anche le patate, ma vengono serviti anche come antipasto nella loro versione senza patate.
Piatti tipici campani
Impepata di cozze. Come suggerisce il nome, gli ingredienti principali di questa ricetta sono… pepe e cozze: un antipasto tutto gusto!
Pizza napoletana: siamo di nuovo di fronte a un piatto che non si può non conoscere. Per la vera pizza napoletana c’è tutto un disciplinare da seguire altrimenti è… solo un pizza!
Pasta al ragù napoletano. Serve tempo (davvero tanto tempo!) per fare il ragù napoletano, ma il risultato è così tenero che si rivela la scelta vincente. Gli ingredienti? Diversi tipi di carne e cipolle, che vanno fatti cuocere a fuoco bassisismo per circa sei ore.
Piatti tipici della Basilicata
Baccalà e peperoni cruschi. Tipici di Senise, i peperoni cruschi vengono realizzati con peperoni dolci (dal basso contenuto di acqua) fatti essiccare e poi fritti. La loro principale caratteristica? La croccantezza! Sono perfetti se serviti con il baccalà.
Ragù lucano. Come per la versione napoletana, anche per questo ragù non dovete aver fretta: carne di agnello, vitello, maiale, lardo e salsa al pomodoro devono cuocere per circa tre ore. Il risultato, però, è un sugo che si scioglie in bocca!
Cicorie e fave (bianche, per la precisione). Le fave vengono ridotte in purea e vanno ad abbracciare il sapore amarognolo della cicoria: una ricetta rustica che lascia trasparire le sue origini contadine.
Piatti tipici pugliesi
Orecchiette e cime di rapa. Questo è uno dai piatti più rappresentativi della regione. La sua particolarità? Verdure e pasta vanno cotti nella stessa acqua e poi condite con filetti i acciughe, peperoncino e briciole di pane.
Tiella di riso, patate e cozze. Conosciuto anche come tiella barese, è molto diverso da un classico risotto: il tutto va cotto… in forno (per circa un’ora).
Le bombette pugliesi sono degli involtini di carne (di maiale o vitello) e formaggio arrotolati nella pancetta e cotti in forno. Una vera bomba di sapore!
Piatti tipici della Calabria
Fileja con la ‘nduja. La ‘nduja è un salame spalmabile piccantissimo che può essere gustato in molti modi diversi, uno dei quali è con il formato di pasta tipico della Calabria, la fileja (dei maccheroni al ferretto, ndr).
Pasta ‘ncasciata (la preferita di Montalbano): una pasta al forno con maccheroni, melanzane, uova, prosciutto, pomodoro e caciocavallo. È una ricetta tipica soprattutto di Messina.
Piccillato pasquale. A Pasqua, invece, in tavola, non può mancare questo pane dolce decorato con uova fresche. Mi raccomando: secondo la tradizione, nella ricetta le uova devono essere dispari!
Piatti tipici siciliani
Cous cous alla trapanese. Non è necessario sottolineare l’influenza araba di questa ricetta tipica soprattutto della zona di Trapani e San Vito Lo Capo. Come si prepara? Con pomodoro e pesce, ovviamente.
Caponata. In circolazione ci sono moltissime varianti che si ispirano a questa ricetta della cucina siciliana che si prepara con verdure fritte, sugo di pomodoro, olive, capperi e salsa agrodolce.
Pasta alla Norma. Pasta, pomodoro, melanzane (rigorosamente fritte), ricotta salata e basilico: la pasta alla Norma – sulla carta – è un piatto piuttosto semplice, che però una volta assaggiato risulta indimenticabile!
Piatti tipici sardi
Porcheddu. I sardi hanno perfezionato l’arte di arrostire, la cui rappresentazione più alta risiede in questo piatto. Difficilmente riuscirete a farlo a casa: deve essere un suino da latte da 6/7 kg, che va pulito internamente ed esteriormente, infilzato su uno spiedo e fatto cuocere sul fuoco vivo.
Aragosta alla catalana. Una ricetta innegabilmente costosa e raffinata dove la polpa dell’astice viene servita con pomodori e cipolla rossa. L’influenza? Spagnola, ovviamente.
Fregola. Questo formato di pasta tipica sarda, con le sue piccole palline di diametro irregolare tostate in forno, è molto particolare; da provare con le arselle!
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